Recensione n.1
Qualche gag azzeccata (la fontana, le ombre cinesi, l’inizio parodistico), qualche buonismo di troppo (Ciccio Bastardo ravveduto????), nel complesso un bel divertimento…dopo aver spento il cervello!
CV
Recensione n.2
Premesso che facendo una rapida indagine tra i miei amici Austin Powers o si ama o si odia. Io amo moltissimo questo personaggio creato da Mike Meyers e quindi anche in questo caso sono uscito dal cinema molto soddisfatto dopo aver visto questa sua ultima fatica cinematografica… anche se… e qui iniziano i dolori.
COSA NON VA: Il problema di questo film come dei precedenti sta’ sempre nell’adattamento italiano, sempre al di sotto di quanto sono i dialoghi originali con battute modificate o totalmente cambiate, e non mi riferisco solo a quelle che magari verrebbero capite solamente negli states e che riguardano appunto eventi “locali”, anche in questo caso, e ne avro’ sicuramente la conferma con il dvd , il doppiaggio e l’adattamento sono inadeguati, adirittura il dott. male sfodera un italico accento dialettale, passi ciccio bastardo che (come narrato nel secondo episodio) ha origini italiane. RECE: Veniamo al film, bello scorre via facile facile ci sono una marea di attori famosi che compaiono qua e la nel film, alcuni si riconoscono subito per altri ci vuole un po’ d’occhio, si sprecano i doppi sensi e le citazioni a pellicole piu’ o meno famose, vengono riprese alcune gag come quella dell’ombra dietro la tenda o come quella del razzo che soglia a un c**zo.
La storia e’ sempre quella, il redivivo dott. male ci riprova e vuole attuare un piano per far schiantare un asteroide al polo nord se non verra’ adeguatamente ricompensato con una cifra tanto grande che nemmeno lui riesce a pronunciarla quando la richiede, per fare cio’ si avvale di Goldmember un pazzo Olandese che per un incidente si e’ ritrovato i genitali rivestiti in oro, da qui il nome. Salti nel tempo, questa volta si va’ a fare una capatina nei ’70, e gag a raffica (troppo rotfl la scena di austin e mini me che duellano). Certamente non e’ un film da oscar ma fa’ passare piu’ di un ora e mezza in allegria, anche in questo caso e’ da rivedere piu’ di una volta per non perdersi nemmeno una battuta “a doppio senso” che come dicevo prima abbondano nel film. Belle anche le musiche che accompagnano la pellicola che saltano anch’esse dai giorni nostri ai ’70 e viceversa. Al termine del film durante i titoli di coda i ciak sbagliati.
VOTO Un bel 7 se lo merita.
Gna (da IACR)