Recensione n.1

L’inconfondibile segnale illumina di nuovo Gotham City, Batman è tornato.
Questa volta nei panni dell’uomo pipistrello troviamo un camaleontico Christian Bale che ritornato in forma, dopo l’esperienza dietetica di “L’uomo senza sonno”, offre tutto il suo corpo muscoloso a favore del giovane Bruce Wayne, il quale, dopo aver assistito impotente all’uccisone dei genitori, torna, poco più che ragazzo, nella natale Gotham City forte di un duro addestramento nelle arti marziali e determinato a sconfiggere il male, architettato in trame oscure, dai criminali Don Falcone, boss mafioso, e Jonathan “Spaventapasseri” Crane.
Nella sua missione Wayne sarà assistito, non solo dal fido maggiordomo, interpretato dallo stellare Michael Caine ma anche dal giovane poliziotto Jim Gordon che avrà il volto di Gary Oldman, l’indimenticabile Dracula di Francis Ford Coppola, e sarà proprio attraverso loro che Wayne otterrà la forza per prendere su di sé il ruolo di Batman.
Il cast, davvero stellare, vede la presenza di alcuni cameo eccezionali come Morgan Freeman nei panni di Lucius
Fox, sconosciuto alter-ego di Bruce Wayne e Rutger Haver già in Balde Runner e qui nel ruolo di Earle rivale in affari del nostro eroe. Da non dimenticare la giovane innamorata di Batman, Rachel Dodson, interpretata da Katie Holmes sempre più quotata grazie al suo nuovo boy friends:Tom Cruise.

Ma Batman, oltre il cast e il regista, che in quest’ultima pellicola vede dietro la macchina da presa Cristopher Nolan, è soprattutto i fantastici batgadget, due su tutti: la macchina e la tutina aderente. Afferma il team di scenografi e costumisti che la nuova batmobile sarà davvero una supercar anche se nata da un assemblaggio casuale del figlio di Nolan il quale, smontando e rimontando due modellini di Lamborghini e Hammer, ha fatto nascere questo nuovo mezzo di trasporto che da solo ha richiesto mesi di lavorazione e sei progetti finali diversi.
Il batcostume, invece, è davvero diverso dai precedenti, recupera una forma più naturale rispetto al costumino tutto muscoli indossato da George Clooney e afferma Jim Lee, attuale disegnatore del film, “il costume è grigio scuro e sembra fatto di pelle usata, sul petto spicca un grosso pipistrello nero molto diverso da quello visto nei fumetti o sui film precedenti ma è davvero spettacolare”.
Un apprezzamento và anche al lavoro certosino che ha portato alla nascita di Gotham City, città ricostruita nei minimi particolari ispirandosi alla grandi metropoli come New York, Chicago, Tokyo e Hong Kong. Una Gotham davvero reale che ha limitato al minimo l’uso del blu e del green screen.
Nolan sembra aver fatto le cose in grande, forse, perché sente su di se la responsabilità di creare un prodotto che porti Barman alla sue origini così come direttamente richiesto dai produttori della Warner, intenzionati a cancellare il disastroso Batman e Robin del 1997 e a bissare l’incasso di 251 milioni di dollari che Tim Burton ottenne nel 1989 dando inizio, così, ai tre sequel dall’indubbia qualità che si sono aggiunti alle due precedenti pellicole dal gusto kitch degli anni ’40 e ’60.
Sicuramente Batman Begins sarà diverso solo per il fatto di essere il primo prodotto cinematografico che parla dell’uomo pipistrello nella fase antecedente al suo debutto come supereroe, cercherà quindi di dissipare quei mille dubbi che ogni fan nutre fin dal primo contatto con il mitico fumetto che insieme a due graphic novel sono state la bibbia di Cristopher Nolan e dello sceneggiatore David Gayer, i quali assicurano un prodotto innovativo e interessante che come sostiene il protagonista Bale risponde appieno alla volontà di “non voler girare un semplice sequel ma reinventare la storia di Batman”.

Valentina Castellani

Recensione n.2

Christian Bale appaga ogni aspettativa ed eleva il personaggio di Bruce Wayne, Batman, ad una nuova dimensione.
Batman risorge come un eroe confidente in cerca di sormontare le emozioni negative di colpa, rabbia e timore, per trasformarle in una forza positiva contro la malvagità.
In un Tempio situato sulle montagne di Tibet, Bruce viene allenato dal maestro delle arti marziali Henri Ducard (Liam Neeson) che lo aiuta a sviluppare le capacità emotive, fisiche e mentali necessarie per combattere i suoi nemici.
Quando Bruce rifiuta la richiesta del maestro Ducard ad unirsi al movimento sotterraneo del vigilante Ghul di Al del Ra (Ken Watanabe), la Lega delle Ombre (League of Shadows), e di usare le sue abilita’ a combattere il male col male, Bruce diventa il nemico mortale della Lega.
Bruce ritorna a Gotham presso Alfred (Michael Caine), il suo maggiordomo di fiducia, e trova la compania del padre, Wayne Enterprises, sotto la direzione dell’avaro Richard Earl (Rutger Hauer). Con l’aiuto di Lucius (Morgan Freeman), un esperto di tecnolgia, Bruce utilizza la fabbrica di Wayne Enterprises per produrre vari aggeggi intesi a generare timore fra criminali tra cui il simbolo del pipistrello, l’abito corazzato, il mantello elettrico e l’indistruttibile Batmobile.
Per raggiungere alla sua meta, Bruce assume l’aiuto di Jim Gordon (Gary Oldman), un poliziotto fidato, e Rachel Dawes, l’amica di Bruce fin dall’infanzia, ed ora l’assistente del prosecutore distrettuale.
Dopo aver colpito l’impero criminale della città, diretto da Carmine Falcone (Tom Wilkinson), Batman realizza the la forza che minaccia di distruggere Gotham e’ il Dott. Jonathan Crane (Cillian Murphy) conosciuto segretamente come lo spaventapasseri diabolico e sostenuto dalla Lega delle Ombre.
Batman Begins, diretto dal maestro di film noir, Christopher Nolan, ed il co-sceneggiatore, David S. Goyer, oltrepassa tutte le produzioni precedenti degli adattamenti del fumetto di Batman, uno dei pochi eroi privi di poteri supernaturali.
Il cinematografo Wally Pfister ed il progettista Nathan Crowley creano una grandiosa esposizione panoramica di Gotham , una citta’ senza tempo, vestita con toni dorati, invece del tradizionale grigio ed azzurro. Batman Begins contiene scene d’azione preparati con effetti speciali che creano una furia ritmica di inseguimenti e lotte nei paesaggi bagnati dalla pioggia.
I costumi di Lindy Hemmings arricchiscono il bel paesaggio, e rappresentano adeguatamente gli abitanti di Gotham , gli eroi, ed i furfanti.
Batman Begins attrae ugualmente ai fans del fumetto ed al pubblico generale.

Ester

Recensione n.3

Come gia’ l’Uomo Ragno, anche Batman si scrolla di dosso i BANG! e i POW! del fumetto per calarsi in un’atmosfera quotidiana, dove il realismo e’ la nota dominante. Del resto, dopo il gotico dei primi due episodi diretti da Tim Burton e il delirio psichedelico della doppietta firmata Joel Schumacher, una variante era assolutamente necessaria, pena il probabile abbandono da parte del pubblico. E il nuovo taglio, abbinato ad un riuscito approfondimento delle psicologie, nelle mani di Christopher Nolan diventa una brillante rivisitazione del piu’ umano dei supereroi. Soprattutto la prima parte scorre compatta e coinvolgente, grazie a una sceneggiatura strutturata che riesce a calibrare le tante micro-storie, donando a ogni personaggio il giusto rilievo e costruendo con mordente le premesse per la trasformazione del miliardario Bruce Wayne nel notturno paladino della giustizia in abito da pipistrello. Con la tanto attesa entrata in scena di Batman, pero’, l’amalgama perde consistenza. Un po’ perche’ la costruzione del mito e’ sempre piu’ interessante del mito stesso, ma anche perche’ Nolan e’ abile nel motivare il protagonista, nel metterne a nudo la vulnerabilita’, nel dare significato alla sua determinazione, ma molto meno nel farlo agire. E nella seconda parte non possono mancare, dato il genere e il budget dell’operazione, numerose scene di azione. Ma le dinamiche restano spesso oscure a causa del buio onnipresente, dei rapidi movimenti di macchina e del montaggio frenetico, che regala piu’ confusione che ritmo. La sequenza della fuga in bat-mobile, ad esempio (forse anche a causa della bruttezza dell’auto), e’ inutilmente roboante e caotica e pare non avere mai fine. Per fortuna il sontuoso impianto scenografico riesce a mantenere alto il tasso di spettacolarita’ e il lato umano, sorretto da un cast stellare che pur senza strafare e’ ben utilizzato, regge (e sorregge) fino alla fine.

Luca Baroncini (da www.spietati.it)

CHRISTOPHER NOLAN E LA POETICA DELL’OSSESSIONE