Scheda film

Regia: Benson Lee
Soggetto: basato sul documentario “Planet B-boy” di Benson Lee
Sceneggiatura: Brin Hill e Chris Parker
Fotografia: Michael Barrett
Montaggio: Alessandra Carlino e Peter S. Elliot
Scenografie: Chris Cornwell
Costumi: Soyon An
Musiche: Christopher Lennertz
USA, 2013 – Drammatico/Musicale – Durata: 110′
Cast: Josh Holloway, Laz Alonso, Josh Peck, Caity Lotz, Chris Brown, Ivan “Flipx” Velez, Jon “Do Knock” Cruz
Uscita: 5 dicembre 2013
Distribuzione: Warner Bros Pictures

 Balli e pupi

C’è tutta una schiera di film dedicati alla street dance, nata a partire dal film Fame (qui da noi Saranno famosi) e dalla relativa serie e fiorita poi negli anni ottanta sull’onda della diffusione del fenomeno break-dance. Film realizzati con facilità e pochi soldi, grazie alla complicità del compiacente coreografo di turno, che hanno fatto capolino in tutto il mondo, compreso il nostro paese. A cavallo tra gli anni zero ed il decennio successivo la serie #Step up – che dal terzo capitolo s’è fatta perfino tridimensionale – ha conferito nuova linfa al genere, ancora una volta anche qui da noi, soprattutto sulla scorta dei numerosi talent show che hanno invaso le nostre televisioni.
A tutt’oggi, fine 2013, il fenomeno pare non esaurirsi affatto ed ecco giungere nelle nostre sale questo Battle of the year, cui pare difficile sulla carta dare una benché minima credibilità.
La storia è quella di Jason Blake (Josh Holloway), un tempo grande allenatore di basket, oggi depresso ed attaccato alle pantofole ed alla bottiglia, che viene convocato dal suo amico Dante Graham (Laz Alonso), brillante producer, per mettere su una crew di ballerini che possa volare in Francia al fine di riportare nei patrii USA dopo quindici anni la medaglia della “Battle of the year”, la più grande competizione di breakdance mondiale. La lotta di Jason non sarà solo con i suoi ragazzi, ma soprattutto con se stesso…
Ennesimo tentativo – forse fuori tempo massimo – di conferire dignità cinematografica all’attore Josh Holloway, il James “Sawyer” Ford di Lost, dopo, tra gli altri, il mediocre tentativo del regista Stewart Hendler con Il respiro del diavolo (Whisper), Battle of the Year – incredibile ma vero! – regge dall’inizio alla fine.
Con l’ausilio non fondamentale ma tangibile del 3D, il film di Benson Lee, già autore dell’interessante e sicuramente migliore documentario Planet B-boy, su cui la pellicola è basata e che narrava la storia della break-dance, non racconta niente (di particolare), ma lo fa bene. Una massa di stereotipi, dall’eroe col passato torbido a ragazzi di tutte le fatte, ribelli o più malleabili e con qualche confessabile segreto, cede a suon di passi di danza e di note musicali ad alto volume, facendosi intrattenimento puro, in assenza addirittura dell’invece atteso e scontato lieto fine.
Non per tutti i palati, Battle of the year – La vittoria è in ballo, al tempo stesso racconto di riscatto e romanzo di formazione, regala comunque un paio d’ore piacevoli e senza alcuna pretesa, se non quella di divertire. 

Voto: 6

Paolo Dallimonti

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