Scheda film
Regia e Sceneggiatura: Pasquale Scimeca
Soggetto: Marcello Mazzarella
Montaggio: Francesca Bracci
Fotografia: Duccio Cimatti
Costumi: Antonella Zito
Musiche: Marco Biscarini (ed. Musicali Borgatti)
Italia, 2014 – Biografico/Drammatico – Durata 90′
Cast: Marcello Mazzarella, Vincenzo Albanese, Renato Lenzi, Omar Noto, Doriana La Fauci, Silvia Francese, Salvatore Schembari, Michelangelo Balistreri, Santo D’Aleo, Attilio Ferrara
Uscita 2 febbraio 2015
Distribuzione Fandango
Sale: 4
Tra biopic e docu, moderno rischioso cammino di San Franesco, con un mistico Mazzarella
Penetrare la regola del “tutto”. Abbandonarsi alla mistica del cosmo, alla sua algebra sussurrata da vento e onde. Abbandonare la famiglia borghese e i resti pleonastici della società dei consumi. Fuggire per trovare il senso della vita nel suo battito segreto, così ovvio che sembra impenetrabile. Tra boschi, fame, accampamenti di freddo e sudori, zuppe contadine, pastori fraterni, stazioni di elemosina e preghiera.
Metre le cosmopolis si bardano di violenta e repressiva indifferenza e le corporation dominano mercato e politica della guerra. Mentre il cosiddetto progresso incede involuto riducendo gli uomini stessi (suoi creatori) in branchi di automatismi impauriti e disfunzionali. Qualcuno riconosce l’inganno del benessere, i sintomi di un virus da debellare per ritrovare senno e ardore ancora umano. Qualcuno sceglie una privata rivoluzione. Biagio lascia la città, mentre i cronisti battono i vicoli per darne notizia. Biagio rifiuta i rapporti e le compravendite convenzionali, vuole una solitudine dell’anima per ascoltare il mondo e la vita. Biagio cerca la fede e si pone domande continue. Pellegrino verso San Francesco ma interiormente agostiniano. Biagio vuole respirare la petrosa consistenza degli oggetti e delle emozioni. Senza orpelli civili ma riscoprendo la solidarietà reale. Con lui Libero, un amico quadrupede inseparabile. Tra lupare spianate, fratelli in riva la mare discaricato, paralisi del corpo e libertà immateriale.
Biagio, dal regista Pasquale Scimeca, che si abbevera al soggetto di Mazzarella, qui autore e attore, vero artifex del proprio mimetico risveglio di sensi e senso. Scimeca cerca il sublime scettico ma imparziale. Il romanzo didascalico e tonitruante eppure cosciente, di una vita vera. Una biografia funzionalizzata alla parabola cinematografica, un tentativo eterodosso e a volte incoerente, destabilizzato, nelle scelte estetiche e nel montaggio tra blocchi retoricamente incompatibili. Vita e opere del frate francescano Biagio Conte, da borghese a eremita, interpretato magistralmente da Marcello Mazzarella, uomo laico che crede forse nelle rivoluzioni dello spirito. Biagio, in concorso nella sezione “Cinema oggi” del Festival Internazionale del Film di Roma 2014.
Imperfetto e impuro, schematico e regressivo, ingenuamente distaccato eppure intellettualmente onesto e a volte lieve e ossigenante, come un fiocco di neve già deformato sul precipizio caldo della sua acquatica natura o come lo sguardo di un randagio che vuole dare solo amore.
Voto: 6 e ½
Sarah Panatta