Scheda film
Regia: Claudio Uberti
Soggetto e Sceneggiatura: Claudio Uberti, Francesca Nodari e Francesca Romana Massaro
Fotografia: Nino Celeste
Montaggio: Marco Guelfi
Scenografie: Paolo Innocenzi
Costumi: Magda Accolti Gil
Musiche: Andrea Guerra
Italia, 2021 – Drammatico – Durata: 101‘
Cast: Margot Sikabonyi, Lorenza Indovina, Nina Torresi, Morena Gentile, Anna Gargano, Sara Zanier, Lavinia Cipriani
Uscita in sala: 25, 26, 27, 28 e 29 aprile 2022
Distribuzione: Galassia Cinema

Il dolore della memoria

La storia prende spunto da testimonianze reali e documentate di donne sopravvissute all’Olocausto, racconta di Ester  (Margot Sikabonyi), ebrea italiana di 40 anni che viene lasciata sola dopo che la sua famiglia è stata radunata e portata via. Inviata al campo di transito di Fossoli, stringe una forte amicizia con Ada (Lorenza Indovina), ma la mano crudele del destino interviene per rimuoverla da lì in breve tempo. Ester non si perde d’animo, nemmeno quando viene mandata in un altro campo, evitando il convoglio verso Auschwitz che l’avrebbe portata a morte. Con Ada hanno una missione: salvare il bambino che Ester ha scoperto aspettare dentro di sé. ma cosa rimane della fiducia riposta l’una nell’altra? Ester verrà tradita? Lei e il suo bambino non ancora nato saranno salvati?

“La peculiarità che attraversa il film – sottolinea il regista – e ne segna l’originalità è caratterizzata dal concetto dominante di femminilità negata. Concetto questo che, se per un verso fa luce, per la prima volta, su un non-detto circa la resa cinematografica della Shoah, per l’altro fa segno, sia pure indirettamente, alla piaga legata alla violenza sulle donne. Di qui la scelta di utilizzare la finestra come membrana di separazione, ma nello stesso tempo di condivisione, di due mondi: all’esterno la violenza gratuita perpetrata dagli aguzzini nazisti, all’interno della baracca la messa in scena della specificità stessa del femminile con il suo senso dell’accoglienza e della protezione”.

Il regista Claudio Uberti, qui al suo secondo lungometraggio dopo Rosso mille miglia, sempre di ambientazione storica, mette insieme un piccolo grande film: alle ristrettezze di budget, spesso evidenti, sopperisce con una messinscena per lo più di stampo teatrale che punta al cuore e alle anime delle protagoniste. Scrive dialoghi attingendo ad un ampia bibliografia (preziosamente riportata nei titoli di coda) cercando nella sincerità la chiave di lettura della sua opera. E se qualche passaggio trasuda eccessiva retorica, la resa finale riesce in più punti a commuovere senza mezzi termini lo spettatore. Ad ulteriore suggello, chiude sui titoli di coda il bellissimo, dolente brano omonimo di Stefano “Cisco” Bellotti, ex frontman dei Modena City Ramblers.

RARO perché… parlare di fatti gravissimi, pur accaduti quasi ottant’anni fa, riguardanti persino le donne, può essere ancora difficile…

Note: Esce come film-evento in circa 40 sale il 25, 26, 27, 28 e 29 aprile 2022,distribuito in collaborazione con la rete degli esercenti di Galassia Cinema e con il supporto di alcune associazioni territoriali e nazionali.

Voto: 6 e ½

Paolo Dallimonti