Scheda film
Regia: Garry Marshall
Soggetto e Sceneggiatura: Katherine Fugate
Fotografia: Charles Minsky
Montaggio: Michael Tronick
Scenografie: Mark Friedberg
Costumi: Gary Jones
Musiche: John Debney
USA, 2011 – Commedia romantica – Durata: 118′
Cast: Michelle Pfeiffer, Zac Efron, Charlotte Marschell-Fricker, Fiona Choi, Mary Marguerite Keane, Michael Mandell, Patrick Reale
Uscita: 23 dicembre 2011
Distribuzione: Warner Bros
Il cinepanettone firmato Garry Marshall
Una commedia corale sullo sfondo di Capodanno in cui si raccontano l’amore, la speranza, il perdono, le seconde opportunità e i nuovi inizi in una sfavillante e luminosa New York.
Capodanno a New York è l’inno ai buoni sentimenti quali l’amore, la speranza, il perdono, le seconde possibilità e i buoni propositi, rappresentato seguendo diverse storie intrecciate tra loro, ambientate nella sfavillante e festosa New York City, tra caos e speranza nella notte più movimentata dell’anno.
Il regista Garry Marshall (famoso soprattutto per Pretty Woman), celebre per aver più volte ritratto l’amore in modo spiritoso e appassionato, definisce tale festività come “l’occasione perfetta per fare un bilancio, per pensare agli errori dell’anno appena terminato e capire cosa fare per migliorare. È l’opportunità di essere grati per ciò che abbiamo. È anche un momento divertente, emozionante, eccezionale, pieno di attesa e, sì, anche di follia. Ma è soprattutto il momento di sperare, perché tutto ciò che si desidera possa sembrare possibile, se si è pronti a correre dei rischi”.
Non a caso è proprio a Capodanno che Marshall chiese alla moglie di sposarlo. “E’ da sempre la mia festa preferita – spiega – l’amore fa da padrone nel conto alla rovescia del 31 dicembre, molte coppie aspettano la mezzanotte per darsi un bacio, altre approfittano della magia della serata per farsi promesse eterne, e altre ancora decidono di ‘provarci’ con una persona che potrebbe essere quella giusta. Il film trasmette queste idee attraverso una serie di episodi raccontati come se fossero stati presi a caso dalla miriade di storie che fanno parte del quotidiano. Ogni storia è a sé ma talvolta sfiora per un breve momento le altre”.
Le riprese di Capodanno a New York sono iniziate a Times Square il 31 dicembre 2010: è il primo lungometraggio a riprendere dal vivo l’evento in 106 anni di storia. “È stata la cosa più divertente che abbia mai fatto dopo tanto tempo” dichiara Charles Minsky, il direttore della fotografia . “Abbiamo fatto le riprese con 12 macchine da presa ad alta definizione Alexa. Abbiamo anche piazzato MdP su carrelli mobili e su tetti, tre sul palco e una in strada dove abbiamo filmato per otto ore. È stato fantastico”.
Se nel 2010 si erano dati appuntamento con l’amore a Los Angeles il giorno di San Valentino, ora l’amore ritorna a New York durante i festeggiamenti dell’ultimo dell’anno. Capodanno a New York è infatti il sequel-non-sequel di quella commedia romantica (sempre diretta da Gary Marshall) che vedeva intrecciarsi le storie di una ufficiale dell’esercito, un giocatore di football e, tra gli altri, una single in carriera segretamente innamorata del suo capo.
In Capodanno a New York uno dei punti d’incontro dei personaggi è uno studio di registrazione in cui si muovono il cantante rock di Jon Bon Jovi, la sua ex fidanzata (Katherine Heigl), l’amico (Ashton Kutcher), la corista (Lea Michelle) e la segretaria inacidita di Michelle Pfeiffer. Mentre a Times Square ci si prepara per i festeggiamenti, in un ospedale il malato terminale Robert De Niro è accudito dalla figlia (Hilary Swank) e dalla sua infermiera, mentre due coppie in dolce attesa sono si danno battaglia per aggiudicarsi il premio in denaro devoluto, come da tradizione, al primo nato dell’anno.
Si parla di sequel-non-sequel perché a parte il tema d’amore, l’intreccio e il cast stellare, l’unico elemento che lega veramente Capodanno a New York ad Appuntamento con l’amore è la presenza nel film di Jessica Biel e Ashton Kutcher, i quali, pur interpretando personaggi diversi, sono stati chiamati dal regista newyorkese a ripetere l’esperienza collettiva. Il dubbio sorge spontaneo: vuoi vedere che Garry Marshall ha letto il “manuale d’amore” di Giovanni Veronesi? Sicuramente il risultato finale è migliore dei prodotti italiani.
Capodanno a New York celebra l’amore, la speranza, il perdono, le seconde possibilità e l’happy ending. Lo fa con sviolinate ed eccessive forzature, ma se non siamo a ottimisti e romantici a Capodanno, quando dovremmo esserlo?
Voto: * * *
Giada Valente