Scheda film

Regia: Josh Trank
Soggetto: Max Landis, Josh Trank
Sceneggiatura: Max Landis
Fotografia: Matthew Jensen
Montaggio: Elliot Greenberg
Scenografie: Stephen Altman
Costumi: Dianna Cilliers
Musiche: Andrea von Foerster (supervisione)
G.B./USA, 2012 – Fantastico – Durata: 84′
Cast: Dane DeHaan, Alex Russell, Michael B. Jordan, Michael Kelly, Ashley Hinshaw, Bo Petersen, Anna Wood
Uscita: 9 maggio 2012
Distribuzione: 20th Century Fox

 Abuso di potere

Nel 2007 una serie televisiva dal titolo The Kill Point ha tenuto incollati alle poltrone di casa milioni di spettatori americani. A dirigere alcuni degli episodi interpretati tra gli altri da John Lenguizamo, una delle giovani promesse della scuola californiana, ossia il classe 1985 Josh Trank. Il plot era incentrato su un gruppo di veterani del conflitto iracheno che, ritornato in patria e in seguito a un vicissitudini umane ed economiche, inizia a svaligiare i più grandi istituti di credito e i colossi economici degli Stati Uniti. Addestrati e armati fino a denti, gli ex soldati mettono in atto quello che può essere considerato un vero e proprio abuso di potere. Sotto altre vestigia il regista statunitense, autentico tuttofare capace di ricoprire svariati ruolo nel campo dell’audiovisivo (sceneggiatore, aiuto regia, montatore e produttore esecutivo), ha deciso per il suo esordio cinematografico di reiterare l’atto, proponendo alla platea di turno un’altra maniera per esercitarlo. In Chronicle, lo “scettro” passa nelle mani di tre liceali dotati di poteri paranormali (telecinesi, lievitazione, ecc…) acquisiti in seguito a un’incredibile scoperta che li porta allo sviluppo di capacità oltre l’immaginazione. Mano a mano che imparano a controllare le loro abilità e a usarle per i propri benefici, le loro vite cominciano a sfuggire al controllo e il loro lato oscuro prende il sopravvento. Dunque, la forma cambia ma non di certo la sostanza, con un potere che da naturale e terreno, perpetrato da militari in congedo, si tramuta in sovrannaturale nelle mani di adolescenti annoiati e turbati.
Su questo ipotetico filo rosso sangue scorre fino a questo momento la carriera dietro la macchina da presa di Trank che, per il suo debutto sul grande schermo, mette insieme un fanta-teen movie che mescola azione, dramma e sci-fi, di grande impatto visivo, ma che come spesso accade in quel di Hollywood scarseggia di originalità aggrappandosi con le unghie e con i denti alle mode del momento. Eppure il potenziale c’era tutto per fare qualcosa di diverso, le idee di certo non mancavano e di fatto si intravedono a sprazzi disseminate nello script. Purtroppo il risultato finale non soddisfa se non sul versante della messa in scena e della messa in quadro, entrambe votate allo show pirotecnico con scene dove l’adrenalina (la partita di football aerea tra le nuvole) lascia il posto al caos dinamitardo (lo spettacolare combattimento finale tra i grattacieli). Merito di effetti speciali di discreta fattura e di una regia eclettica che prova a mettere le toppe alle lacune delle sceneggiatura.
Entrati nel meccanismo innescato dal regista del film nel film, attraverso la tecnica del P.O.V. (acronimo di point of view shot, lo stesso che abbiamo potuto apprezzare in Cloverfield o in Rec), l’esperienza filmica narrativamente parlando perde via via interesse e credibilità (perché viene lasciata accesa la videocamera in ospedale davanti al letto di un ragazzo ridotto in fin di vita?), nonostante in alcuni scene la moltitudine dei punti di vista offerta dai diversi occhi elettronici combinati (web cam, telecamere di sorveglianza a circuito chiuso, cellulari, ecc..) riesce a riconquistare l’attenzione delle spettatore. Resta comunque un spettacolo da vedere, ma senza pretese, divertente e spassoso quanto basta per trascorrere novanta minuti circa a sgranocchiare in allegria popcorn con gli amici.

Voto: * *½

Francesco Del Grosso