Scheda film
Regia: Maurizio Ponzi
Soggetto: Maurizio Ponzi, Piero Spila, Stefano Tummolini
Sceneggiatura: Maurizio Ponzi, Piero Spila, Stefano Tummolini, Giancarlo De Cataldo
Fotografia: Maurizio Calvesi
Montaggio: Luca Montanari
Scenografie: Gianni Brugnoli
Costumi: Stefano Cioncolini
Musiche: Andrea Felli
Italia, 2012 – Commedia – Durata: 108′
Cast: Ambra Angiolini, Edoardo Leo, Antonello Fassari, Myriam Catania, Giulio Forges Davanzati, Nicolas Vaporidis, Primo Reggiani
Uscita: 29 novembre 2012
Distribuzione: Microcinema
Sale: 13
… ad avercela!
Franco (Edoardo Leo), ex-detenuto, e Vilma (Ambra Angiolini) si amano e vorrebbero un tetto sotto al quale coronare il loro sentimento. Quando l’amico comune Giulio (Antonello Fassari), che è più grande di loro e vive solo, accusa un malore, per loro trasferirsi a casa sua e dargli una mano potrebbe essere la soluzione a tanti problemi… Gaia (Myriam Catania) e Stefano (Giulio Forges Davanzati), rampolli della Roma bene, vivono la loro estemporanea passione tra i loro appartamentini, in mezzo a vicissitudini giudiziarie, ripensamenti e sorprese… Enzo (Nicolas Vaporidis) canta in un coro e quasi per caso conosce Stefano (Primo Reggiani), poliziotto con un incrollabile senso del dovere. I due subito si innamorano, ma una madre troppo petulante (di Enzo) e delle malaugurate indagini (da parte di Stefano), incrineranno il loro rapporto…
Prendendo spunto dall’omonima canzone di Dolcenera, presentata all’ultimo Festival di Sanremo, Maurizio Ponzi vuole trattare con questo film l’annoso tema della casa, tra personaggi che la vorrebbero ma non la possono avere ed altri che la hanno e forse non la vogliono fino in fondo. Ponzi, assente dal set dal set cinematografico dal 2004, è un vecchio “volpone” della commedia all’italiana, essendo in pratica colui che, mentre il cinema dei grandi vecchi come Monicelli, Risi e Scola, esalava gli ultimi respiri negli anni ottanta e novanta, ha cercato di tenerla in vita, più o meno artificialmente, lanciando giovani talenti come Nuti, di cui firmò i primi tre film, prima che il nefasto demone del narcisismo si impossessasse di lui, e tentando di valorizzare il talento di star ormai più appannate come Montesano e Pozzetto. Con Ci vediamo a casa ritenta l’esperimento del film ad episodi a sfondo sociale sperimentato con Besame mucho quasi tre lustri prima, probabilmente per mancanza di idee. Il problema principale della pellicola è infatti quello di trattare “all’acqua di rose” temi impegnati ed importanti, come la ricerca di un’abitazione ed il futuro dei giovani. Le storie, montate in maniera alternata, scorrono in maniera abbastanza rapida e leggera, sotto un’aura francamente televisiva, ma se il primo episodio, il migliore, quello con Leo e la Angiolini, coppia molto affiatata ed efficace sullo schermo, funziona abbastanza, gli altri due denunciano solo grossi problemi di mancanza di idee e di casting azzardato: nell’Italia falciata dalla crisi, la storia dei problemi abitativi e famigliar-giudiziari di due giovanotti di ottima famiglia può essere interessante poco più di un documentario sull’orchite del coniglio nano; mentre Nicolas Vaporidis, nel ruolo di un giovane gay, risulta convincente quanto il Kirk Lazarus attore nero per forza (splendidamente interpretato da Robert Downey jr.) in Tropic Thunder di Ben Stiller, soprattutto quando fa finta di baciarsi col suo amante Primo Reggiani.
Ponzi, come molti altri autori di commedie contemporanee – i Vanzina bros. in primis – fa qui l’errore di applicare modelli datati a tematiche attuali o, a seconda dei punti di vista, di affrontare ed interpretare argomenti recenti attraverso vetusti schemi di scrittura comica.
Il risultato non è deprecabile, l’oretta e mezza scorre tutto sommato piacevole, ma la sensazione che rimane è di vuoto e, soprattutto, non è affatto quella di essere stati al cinema.
RARO perché… è una commedia a sfondo sociale senza stimoli.
Voto: * *½
Paolo Dallimonti
Alcuni materiali del film: