Scheda Film
Titolo originale: Cocaine bear
Regia: Elizabeth Banks
Soggetto: liberamente ispirato a fatti reali
Sceneggiatura: Jimmy Warden
Fotografia: John Guleseria
Scenografie: Aaron Haye
Costumi: Tiziana Corvisieri
Musiche: Mark Mothersbaugh
Suono: Lee Riley
USA, 2023 -Horror/Azione/Poliziesco – Durata: 95′
Cast: Keri Russell, Alden Ehrenreich, O’Shea Jackson Jr., Ray Liotta, Isiah Whitlock Jr., Brooklynn Prince, Christian Convery
Uscita in sala: 20 aprile 2023
Distribuzione: Universal Pictures 

L’orso della neve

Ispirato in parte ad eventi reali, che sembrano finti. Nel 1985 Andrew Carter Thornton II, un poliziotto corrotto del Kentucky, nonché trafficante di droga e avvocato, durante quello che sarebbe stato il suo ultimo volo per il contrabbando di sostanze stupefacenti, dopo aver scaricato insieme ad un complice pacchi di cocaina sulla Georgia, si lanciò dall’aereo con altre 80 libbre di cocaina legate al proprio corpo. Però il paracadute non funzionò, probabilmente per il peso eccessivo, e Thornton si schiantò a morte in un vialetto di ghiaia di un residente a Knoxville, in Tennessee, Fred Myers, che ne ritrovò il corpo. Una parte dei pacchi lanciati atterrarono nella foresta nazionale di Chattahoochee e vennero consumati da un orso nero che andò in overdose, probabilmente nel giro di pochi minuti, morendo di emorragia cerebrale e blocco cardio-respiratorio. A parte lo sfortunato Thornton e il povero quadrupede, non furono mai segnalate altre vittime.

Da qui comincia il curiosissimo – già solo dal titolo – horror diretto dall’attrice Elizabeth Banks. Ovvio che se un orso di cento chili sopravvive nella fantasia ad un ingente assunzione di cocaina, possiamo immaginarci ed attenderci qualsiasi  cosa.

Nella fattispecie a confrontarsi col “cocainorso” sarà dapprima una coppia di sprovveduti turisti, poi due spericolati ragazzini che hanno marinato la scuola, la madre di una di loro sulle tracce dei fuggiaschi, una ranger e un esperto naturalista, una band di tre ragazzi fuori di testa e infine il trafficante Syd White, suo figlio in crisi, un socio e un detective di colore sulle loro tracce. Completerà il gruppo un’ambulanza col suo sfortunato equipaggio.

Molti di loro assaggeranno gli artigli della mamma orsa ormai tossicodipendente suo malgrado.

Cocainorso è un film molto curioso: unisce una profonda vena anarchica alla sua natura di film di una major, come la Universal, e questo finisce per essere un problema. In sintesi: per girare la saga di Sharknado devi essere per forza la Asylum, devi crederci poco e tenere un bassissimo profilo, altrimenti il gioco non funziona o comunque finisce presto. Devi avere il fisico: devi essere agile e snello.

Cocainorso non sfigurerebbe come midnight movie di un horror fest, anche noto. Ma non lo è: nutre l’ambizione di essere qualcosa di più, pur avendo degli effetti speciali digitali non sempre all’altezza, di voler essere ancorato alla realtà, pur con una sceneggiatura fuori di testa, e di essere diretto da un’attrice molto nota, che interpreta in genere film decisamente diversi.

Per questo funziona a tratti e non convince fino in fondo. Diverte, sì, ma appena fuori dalla sala te ne sei già dimenticato. Merita solo di essere ricordato per essere stata l’ultima pellicola interpretata dal compianto Ray Liotta, qui maestoso nel ruolo di Syd White.

Voto: 6 

Paolo Dallimonti