Ancora… il solito tema del poliziotto in pensione ma che non vuole smettere, la vita piena di problemi familiari alle spalle, un passato da riscattare e una seconda chance che sembra farlo ri-precipitare nel tunnel. La sua nuova compagna, Frances McDormand, non si capisce se ci fa o ci e’, cambiando opinione su di lui ogni 5 minuti…apprensiva e disponibile un momento prima, menefreghista e insensibile un attimo dopo… boh… Questa volta diamo a Cesare quello che e’ di Cesare: De Niro e’ molto bravo. E bisogna rendergli il merito di non aver infierito su un personaggio abusato come il suo con i suoi soliti vezzi o gigioneggiamenti per tutto il film. Il suo personaggio, La Marca, e’ un uomo svuotato, ormai privo di sentimenti, se non quando ritrova, in extremis, la forza per dare un senso alla sua vita e a quella del figlio tossico e disgraziato. E’ un film onorevole per la recitazione e la messa in scena anche se non offre veramente alcun spunto interessante per poterlo classificare come film di merito, se non per i reali protagonisti di questo film: gli sbiaditi, tristi e decadenti edifici di una ex-scinitillante Long Beach.

Voto: 6+ (solo per la onorata confezione)

Wolf