Scheda film
Regia: Fausto Brizzi
Soggetto e Sceneggiatura: Fausto Brizzi, Marco Martani, Andrea Agnello
Fotografia: Marcello Montarsi
Montaggio: Luciana Pandolfelli
Scenografie: Maria Stilde Ambruzzi
Costumi: Monica Simeone
Musiche: Bruno Zambrini
Italia, 2012 – Commedia – Durata: 97′
Cast: Fabio De Luigi, Filippo Timi, Claudia Gerini, Giorgia Wurth, Alessandro Sperduti, Virginia Raffaele, Michela Andreozzi
Uscita: 10 febbraio 2012
Distribuzione: Medusa
Il sesso e il matrimonio secondo Brizzi
Andrea (Fabio De Luigi) e Giulia (Claudia Gerini) sono una coppia di quarantenni la cui vita matrimoniale sembra perfetta e tranquilla. Ma i due, in realtà, vivono una profonda crisi sessuale. Quando a casa loro arriva all’improvviso Max (Filippo Timi), amico di vecchia data di Giulia e di professione pornodivo, scoppia il caos. Max infatti, nonostante le prime resistenze di Andrea, offre la propria esperienza come consulente matrimoniale con l’intento di rivitalizzare l’erotismo della coppia e, inutile a dirsi, si verranno a creare delle situazioni esilaranti.
L’idea di un attore di film porno che funge da sessuologo casalingo a una coppia in crisi, è naturalmente uno spunto perfetto per una commedia popolare, che avrebbe potuto portare ad un esito felice.
Brizzi, partendo quindi da uno spunto simpatico, sceglie la via della serie continua di gag e situazioni limite, arrivando ad allestire veri e propri siparietti comici autosufficienti come nel caso della scena dell’anello del piacere in farmacia con un divertentissimo Lillo che forse possiamo annoverare come uno dei pochi momenti di pura leggerezze del film.
Nel farlo non tiene assolutamente conto della credibilità della storia, della coerenza dei personaggi, di mantenere, comunque, un certo buon gusto, di non scadere nella più bassa volgarità o nelle barzellette da caserma. Simpatico De Luigi nel suo solito ruolo di povero malcapitato, la Gerini, quasi per tutta la visione in pose ammiccanti o poco vestita, è sicuramente un bel vedere, Timi nei panni del pornodivo dal cuore tenero appare forzato e quasi fastidioso e la Wurth non sarebbe neanche tanto corretto annoverarla, visto che ricopre il tristissimo ruolo della pornostar cretina che regala “servizietti” a destra e manca. Neanche il mago Forest, nei panni del migliore amico appena separato, non riesce a strappare più di un sorriso.
Assurda la scelta del 3D, non solo perché non risulta per niente funzionale al tipo di pellicola, ma anche perché risulta inutile e anche a tratti fastidioso.
Com’è bello far l’amore è una commedia non riuscita, che sceglie la via della risata facile fino a stancare, che immerge il pubblico in gag di cattivo gusto e che a tratti imbarazza per la sua stupidità. Certo, non ha la pretesa di essere un film impegnato e di sicuro vuole solo regalare qualche ora di puro divertimento senza perdersi in dinamiche di pensiero raffinate, ma c’è modo e modo di intrattenere e questo è il modo più sbagliato.
Voto * * *½
Giada Valente