Scheda film
Titolo originale: Obce cialo
Regia e Sceneggiatura Krzysztof Zanussi
Direttore della fotografia: Piotr Niemyjski
Montaggio: Milenia Fiedler
Musiche:Wojciech Kilar
Polonia/Italia/Russia 2014 – Drammatico – Durata: 117′
Con Riccardo Leonelli, Agnieszka Grochowska, Agata Buzek, Weronika Rosati, Chulpan Khamatova
Uscita: 5 maggio 2016
Distribuzione: Lab 80 film

Sale: 1

Il corpo estraneo, a se stesso e in se stesso. Uscire ed entrare dalla “notte”, guidando a fari intermittenti sulla strada tra bene e male. Morale privata e codici imposti, conflitto di colpa e (ir)ragionevolezza del peccato, limitazione e deviazione dei percorsi sensoriali, ipnosi dentro i confini dell’anima, tra amore, repulsioni, seduzioni, corruzioni, alla ricerca del senso nascosto oppure troppo palese del Sé.
Due storie verso il medesimo bivio. L’amante abbandonato, Angelo, misurato eppure fragile. Krystyna, donna in carriera prova di scrupoli perfettamente ritagliata nel suo ingombrante cliché. Angelo e Kasja si incontrano e innamorano nel movimento cattolico dei Focolarini, ma Kasja decide di iniziare un viaggio più esclusivo e solitario ed entra in convento nel suo paese di origine, la Polonia. Angelo la segue e si trasferisce a Varsavia, dove viene assunto da una multinazionale lì guidata dalla viziata e arrivista femme fatale Krystyna (alter ego di Angelo e sua nemesi) con madre adottiva ingombrante sulle spalle, e un’idea superficialmente disinibita ed egoistica del progressismo e della stessa libertà. Krystyna tesse le fila debolmente intrecciate del suo gioco di bugie, trappole, insider trading mescolato a manipolazione bieca dei propri dipendenti, e condita dalla profonda prostrata insoddisfazione per il rifiuto e lo sprezzo delle persone alle quali traballante, tracotante e misantropa vorrebbe a modo suo legarsi. Angelo accetta la scelta di Kasja iniziando un avvicinamento al doloroso abisso del suo Io pronto a far fronte al buio che precede la luce.
Gioie e disastri nel pascolo del Signore, nella società consumistica e indifferente? Non propone un apologo manicheista o una prova di fede a tesi il regista/autore polacco Krysztof Zanussi. Bensì un’analisi densa sulle relazioni e sul dominio della logica e della coerenza psichica, etica ma anche teologica e sentimentale di uomini comuni oppressi dal desiderio e insieme dalla paura della fede, della scelta, del futuro come del passato. Nel mezzo lotta di sopraffazione dettata dal capitalismo come allo stesso tempo da pregiudizi e cinismi, dispotismi aziendali e meschini inganni. Una regia pacata e televisiva, che si perde nelle peregrinazioni dei suoi protagonisti, lasciando spazio all’intreccio che scivola nel noir e accantonando nell’ombra pur gremita di inquietudini le domande, tante, che hanno motivato lo stesso film.

RARO perché… non è un film per tutti…

Note: il film esce SOLO al Cinema Beltrade di Milano.

Voto: 6 e ½

Sarah Panatta