Scheda serie
Regia: Claire MacCarthy, David Evans e Debs Paterson
Soggetto e Sceneggiatura: Simon Burke
Fotografia: Denson Baker, Tim Fleming, Ben Wheeler, Nicola Daley e Tony Slater Ling
Montaggio: Crispin Green, Isobel Stephenson e Miikka Leskinen
Scenografie: Luca Tranchino
Costumi: Gabriella Pescucci
Musiche: Samuel Sim
Suono: Deian Humphreys
G.B./Italia, 2021 – Drammatico/Storico 
Cast: Liam Cunningham, Roland Litrico, Nadia Parkes, Kasia Smutniak, Alex Lanipekun, Peter Campion, Ben Batt
Uscita: 14 maggio 2021
Distribuzione: Sky

Desperatas dominas

Domina è ambientata durante il regno di Augusto, primo imperatore romano, ma viene raccontata attraverso l’incredibile storia vera della moglie Livia Drusilla. Seguiamo Livia dal suo esilio fino al ritorno a Roma, determinata a riconquistare quel che le è stato sottratto. Ci riuscirà brillantemente, sposando l’uomo che tutto le aveva tolto. Al compimento dei 30 anni, Livia ha recuperato proprietà, status e molto di più. Ma il suo amato padre, intanto, è morto combattendo per la Repubblica, contro lo stesso Augusto, che ora è suo marito. Ben presto Livia realizzerà che non basta prendere il potere, occorre essere in grado di tenerlo in pugno quando tutti gli altri lo bramano per sé…

La serie in otto episodi creata da Simon Burke e prodotta da Sky Studios, Fifty Fathoms e Tiger Aspect Productions approda dal 14 maggio interamente su Sky e NOW per la regia di Claire McCarthy, David Evans e Debs Patterson. A vestire i panni di Livia Drusilla è Kasia Smutiniak, che regala al suo personaggio tutto il suo fascino, raccontando, per la prima volta dal punto di vista delle donne, le lotte per il potere durante il principato di Gaio Ottaviano, il celebre Cesare Augusto, primo imperatore romano.

Dopo la nascita di Roma, raccontata da Romulus, Sky affronta un periodo successivo, quello dell’avvento dell’Impero, ma lo fa in modo più tradizionalista: se l’altra serie, curata da Matteo Garrone, si ispirava al suo Il primo re e veniva recitata in proto-latino, qua siamo più dalle parti de Il gladiatore di Ridley Scott, proponendo un dramma epico e insieme un racconto estremamente contemporaneo, per una grande coproduzione internazionale girata presso i Cinecittà Studios di Roma.

La vertiginosa ascesa della terza moglie di Gaio, Livia Drusilla, pare però concentrarsi più sulle passioni del cuore che sugli intrighi del potere, facendo del racconto per immagini più una telenovela molto patinata e proto-femminista che un prodotto schietto, per quanto nel complesso storicamente attendibile.

Un vero peccato per la ricchezza delle scenografie di Luca Tranchino, dei costumi del Premio Oscar Gabriella Pescucci, del make-up di Katia Sisto e dell’hair design di Claudia Catini. E per il ricco cast che comprende anche Claire Forlani nei panni di Ottavia, Liam Cunnngham nel ruolo di Livio, padre di Livia, e Isabella Rossellini, la matrona Balbina.

Voto: 6

Paolo Dallimonti