Scheda film
Regia e Sceneggiatura: Anna Di Francisca
Fotografia: Duccio Cimatti
Montaggio: Simona Paggi
Scenografie: Victor Molero
Costumi: Angela O. Ibáñez
Musiche: Paolo Perna
Suono: Biel Cabré
Italia/Spagna, 2015 – Commedia – Durata: 95′
Cast: Miki Manojlovic, Maribel Verdù, Neri Marcorè, Eduard Fernàndez, Laia Marull, Ana Caterina Morariu, Gloria Muñoz, Hector Alterio, Carmen Mangue, Manuela Mandracchia
Uscita: 8 giugno 2017
Distribuzione: Mariposa Cinematografica
Psicanalisi musicale tra ridenti amorose depressioni in terra ispanica, per il ritorno al cinema di Anna Di Francisca
Donne o meglio uomini, o meglio “animali” vari… sull’orlo di una crisi di nervi.
In cerca di amore, in cerca di riscatto, in cerca di una conferma, di una possibilità, di una fuga. O semplicemente di un nuovo taglio di barba…
A.A.A. sinfoniche per ruminanti (umani e non) depressi cercasi.
Non una corte dei miracoli, non un borgo per turisti fai-da-te, forse un’oasi di routinaria infedeltà alla coerenza del sopravvivere. Un paesino di campagna che brulica tranquillo di istinti repressi e di sogni evasi. E’ qui che sua sponte il geniale Edoardo Leri cerca di rintracciare, tra guerre a nemici invisibili e sentimenti posticci, il sentiero della propria vita.
Compositore italiano di fama internazionale, divorziato e molto legato ad una irrequieta figlia adolescente, emotivamente e artisticamente congelato nel famigerato immancabile empasse, bloccato al crocevia della svendita creativa, che chiaramente non riesce ad accettare, Edoardo decide per un ritiro filosofico spirituale, recandosi da un caro amico (coltivatore di pomodori inca e stracotto di una dolce zitella a sua volta vicina alla s-cottura e difficile da accalappiare) in una ridente apparentemente arcaica provincia spagnola. Qui impegnato in una perenne seduta di terapia di gruppo, tra innamorati cronici, generali (non ancora) in pensione, nidi sulle antenne, mucche nervose, donne insoddisfatte, relazioni omosessuali infrante, relazioni eterosessuali stritolate da bigotterie illogiche, Edoardo inizia a riassaporare il desiderio di comporre musica, per sé e per la comunità, lasciandosi andare mite ma guardingo, a scambi inaspettatamente sinceri con esseri umani inaspettatamente generosi e affini.
Riti iniziatici per vite da ricostruire, verso la riscossa dei “bruttini stagionati” che hanno sempre lasciato tutto a metà nonostante il grande talento.
Anna Di Francisca, autrice di documentari, regista di molta fiction italiana e di film commedia lievi e spesso naif nel loro ironico appiglio ad una realtà ancor più assurda (La bruttina stagionata, Fate un bel sorriso, Il mondo di Mad) firma un lungometraggio sulla scia dei lavori precedenti, in uscita l’8 giugno in terra italica (distribuito da Mariposa Cinematografica) e prodotto in Spagna. Un cast all star, affiatato e a suo agio nella composizione piana e briosa di una Di Francisca che scrive secondo moduli teatrali intessendo di dialoghi arguti e non sense la noluntas bonaria che ammanta i personaggi, facendo scorrere il racconto secondo prestabiliti binari, guidato da una soffusa luce televisiva che rassicura e accompagna, sino al final gorgheggio del coro polifonico, vero protagonista di Due uomini, quattro donne e una mucca depressa.
Voto: 5 e ½
Sarah Panatta