Scheda film
Regia: Pablo Larraín
Sceneggiatura: Guillermo Calderón, Pablo Larraín e Alejandro Moreno
Fotografia: Sergio Armstrong
Montaggio: Sebastián Sepúlveda
Scenografie: Estefanía Larraín
Costumi: Muriel Parra e Felipe Criado
Musiche: Nicolas Jaar
Suono: Roberto Espinoza
Cile, 2019 – Drammatico – Durata: 102′
Cast: Mariana Di Girolamo, Gael García Bernal, Paola Giannini, Santiago Cabrera, Cristián Suárez, Giannina Fruttero, Josefina Fiebelkorn
Uscita: 2 settembre 2020
Distribuzione: Movies Inspired

Ritratto della ballerina in fiamme

Ema (Mariana Di Girolamo) e Gastón (Gael García Bernal) sono due spiriti liberi dalla vocazione artistica, membri di una compagnia di danza sperimentale. Le loro vite sono gettate nel caos quando il figlio adottivo Polo (Cristián Suárez) è protagonista di uno scioccante episodio di violenza ai danni della sorella di lei. Il matrimonio si sgretola sulla scia della decisione traumatica di abbandonare il figlio ed Ema si imbarcherà in una vera e propria odissea di liberazione e scoperta di sé, intraprendendo il cammino verso una nuova vita, più audace, tra ballo e seduzione. Con in mente un unico obiettivo: riappropriars in ogni modo, senza scrupolo alcuno, di suo figlio…

Incentrato sulle movenze sinuose ed elettrizzanti del reggaeton, Ema, l’ottavo lungometraggio di finzione di Pablo Larraín, è il ritratto di una donna affascinante e pericolosa, un’eroina (nera) dei nostri tempi che cerca di affermarsi in una società che dimostra di avere qualche problema e che, soprattutto, cerca di non conformarsi. Ema, figlia, madre, sorella, moglie, amante e leader, è così, prende e dà sesso, prende, ma non dà amore, pur di arrivare allo scopo prefissato, che sia essere una grande ballerina o (ri)avere un figlio. Ed è davvero difficile non prendere le sue parti.

Dritto così com’è nella sua idea di cinema, schietto e frontale, Larraín non disdegna la rappresentazione di violenza con il risultato di scene forti, non per tutti. Dopo tante analisi o, come ha scritto qualcuno, “autopsie” del passato, l’autore di Tony Manero si concentra sulla contemporaneità, guardando anche verso il futuro della nostra società, dal momento che gli interpreti del film sono tutti giovani o giovanissimi.

La bellissima Mariana Di Girolamo, vista su un giornale e scritturata subito dopo un incontro in un bar È Ema, conferendo con quel biondo platino dei suo capelli corti e “leccati” un’aura ancor più enigmatica al suo personaggio. Da non perdere.

Voto: 7

Paolo Dallimonti