Scheda film
Regia: David Barrett
Soggetto e Sceneggiatura: Tom O’Connor e Lowell Cauffiel (non accreditato)
Fotografia: Christopher Probst
Montaggio: Paul Harb
Scenografie: Nathan Amondson
Costumi: Mia Maddox
Musiche: Trevor Morris
USA, 2012 – Azione – Durata: 97′
Cast: Josh Duhamel, Bruce Willis, Rosario Dawson, Vincent D’Onofrio, 50 Cent, Julian McMahon, Vinnie Jones
Uscita: 9 maggio 2013
Distribuzione: Eagle Pictures
Testimone oculare
Quello di David Barrett non è di quei nomi così altisonanti da richiamare chi sa quale capolavoro o successo al box office. Del resto, come potrebbe esserlo per un esordiente. Eppure Barrett può contare su un invidiabile curriculum nell’industria dello spettacolo, che lo ha condotto dritto dritto verso la regia. Il tutto non prima di aver maturato una ventennale esperienza nei settori dello stunt e della produzione, oltre a una lunga gavetta da assistente e aiuto regia. In realtà tra gli addetti ai lavori il suo nome è piuttosto conosciuto, perché legato alla realizzazione, nelle vesti di coordinatore e regista della seconda unità, di una delle migliori scene catastrofiche di tutti i tempi, ossia quella dello spettacolare incidente presente in Final Destination 2, battezzata dagli autori “Collision on Highway 23”. Si tratta senza alcun dubbio di un bel biglietto da visita, di quelli che da soli basterebbero a convincere qualsiasi produttore ad affidargli la regia di un film, nel quale azione, adrenalina e spettacolarità rappresentano gli ingredienti base. E così è stato, con Barrett chiamato dalla Cheetah Vision a sedersi dietro la macchina da presa dell’action-thriller Fire withe Fire, nelle sale nostrane a partire dal 9 maggio con Eagle Pictures.
Come da previsioni, infatti, lo show non tarda ad arrivare, peccato che venga messo al servizio di una sceneggiatura che, come accade molto spesso in quel di Hollywood, non ha molto da dire sul versante drammaturgico. Lo script mescola in un unico gigantesco calderone storie e situazioni che hanno trovato ampio spazio sul grande schermo, sottraendo di conseguenza al progetto una qualsiasi presenza di originalità, tanto nel plot quanto nella tipologia dei personaggi che lo animano, anch’essi vittime sacrificali di un film che preferisce assecondare l’immaginario legato al genere in questione, piuttosto che deluderlo con qualcosa di diverso. Sinossi alla mano, il fatto che la mente dello spettatore associ per certi versi le dinamiche al centro di Fire withe Fire a quelle che è possibile rintracciare in un film come Giustizia privata, non deve per ciò suonare come un campanello d’allarme, bensì come la conferma definitiva che l’intrattenimento a buon mercato è l’unica cosa che si può sperare di ottenere dalla visione. La sola e unica cosa che gli autori vogliono offrire alla platea.
La componente gialla del plot, quella che poteva dare qualche strato in più all’architettura drammaturgica e maggiore interesse allo scorrere della vicenda, si sgretola con molta rapidità, lasciando la strada spianata a una messa in quadro che non risparmia piacevoli e insperate sorprese. Lo stile aggressivo di Barrett, la sua indubbia capacità nel costruire le sequenze d’azione attraverso un ritmo incalzante e un alto tasso di spettacolarità dettata da un’autentica raffica di inquadrature sparate sullo schermo, permettono a sequenze come la sparatoria in soggettiva e l’epilogo nel palazzo in fiamme di rubare per qualche momento l’attenzione dello spettatore.
Voto: * *½.
Francesco Del Grosso