Scheda film
Titolo originale: Freeheld
Regia: Peter Sollett
Soggetto: basato sul documentario cortometraggio “Freeheld” di Cynthia Wade
Sceneggiatura: Ron Nywaner
Fotografia: Maryse Alberti
Montaggio: Andrew Mondshein
Scenografie: Jane Musky
Costumi: Stacey Battat
Musiche: Hans Zimmer
Nazione, Anno – Genere – Durata: Stati Uniti, 2015 – Drammatico – 103′
Cast: Julianne Moore, Ellen Page, Michael Shannon, Steve Carell.
Uscita: 5 Novembre 2015
Distribuzione: Videa
#Hashtag Love wins!
Freeheld è tratto dall’omonimo cortometraggio documentario, diretto da Cynthia Wade, vincitore del premio Oscar nel 2008. Il film racconta la storia vera di Laurel Hester (Julianne Moore, I ragazzi stanno bene – 2010) e Stacie Andree (Ellen Page, Juno – 2007). Coppia omosessuale, che nel 2005 intraprende un’estenuante battaglia contro i funzionari della Contea di Ocean County per ottenere giustizia. Alla detective Laurel, che ha servito il proprio paese con devozione e professionalità, viene diagnosticato un male incurabile. La poliziotta del New Jersey, prossima alla morte, vuole a tutti i costi che la sua sudata pensione vada alla compagna Stacie. La legge non gli consente quest’ultimo meritato desiderio. Aiutate dal collega di distretto Dane Wells (Michael Shannon, Take Shelter – 2011), e da un eccentrico attivista per i diritti civili, Steven Goldstein (Steve Carell, Foxcatcher – 2014), le due donne non mollano un colpo, convinte che la meta dell’uguaglianza sia vicina e raggiungibile.
Il titolo del film gioca, sagacemente, sui suoi due significati: i Freeholder sono i funzionari della contea del New Jersey con autorità di decidere in merito a proprietà e finanze dei cittadini. Prendono il loro nome da un termine, che durante l’epoca coloniale era solito dare a coloro che potevano disporre liberamente di proprietà immobiliari. L’altro significato, più umanistico, è applicabile alla libertà e al diritto delle scelte personali in amore. Laurel è bloccata dai Freeholder, ma allo stesso tempo è sorretta dall’amore di Stacie e supportata dalla comunità di Ocean County.
La vicenda di Freeheld è descritta attraverso una narrazione semplice e lineare. L’intimità e le traversie processuali vengono intrecciate senza una vera originalità. L’argomento amore/diritti civili è passato parecchie volte al cinema ed in tv. Philadelphia (di Jonathan Demmel – 2003) e The Normal Heart (film Tv targato HBO – 2014), entrambi legati dal tema AIDS, a differenza del cancro, ma questo poco importa, sono pellicole che hanno trattato l’argomento più in profondità e con maggior vigore. Forse la regia di Peter Sollett (Nick & Norah – Tutto accadde in una notte – 2008), mirata e tendente al naturalismo romantico, ha indebolito leggermente il film, che comunque rimane godibile e ci trascina verso un finale dove la mortalità combatte con l’amore ad armi pari.
Nel momento di massima pressione dall’esterno, attimi che vanno di pari passo con la trasformazione della coppia, le due donne rafforzano il proprio rapporto rendendolo più significativo e dinamico. Tutto questo grazie ad un protagonista fondamentale del film: la loro Casa. Dimora corroborante e protettrice, che ascende da significato oggettivo ad umano. Diventa un personaggio vero e proprio in difesa delle due donne. I loro volti, pieni di amore, vengono spesso inquadrati da vicino con una fotografia solare (Maryse Alberti, The Wrestler – 2008), che rende il loro sentimento chiaro a tutti.
Freeheld si avvale di un cast di caratura internazionale. La fresca di Oscar 2015 per Still Alice, Julianne Moore, ancora una volta ci offre una performance intensa e commovente. Ellen Page, che recentemente ha dichiarato pubblicamente la sua omosessualità, è il robusto bastone al quale si appoggia la compagna morente. Il coscienzioso Michael Shannon, partner di lunga data di Laurel, modifica il suo pensiero di pari passo con l’opinione pubblica. Se in un primo momento è scettico e confuso sulla sessualità della sua collega, con l’andare del tempo sta al suo fianco nella sua granitica disputa. Aiuta il suo principio a combattere contro con il conformismo, perché l’amore deve essere difeso e il lavoro valorizzato.
Riuscitissimo personaggio è quello interpretato da Steve Carell. Una forza della natura. Stravagante, impulsivo, ma concreto. Non gli manca mai la giusta battuta e quello humour che stempera la drammaticità dell’argomento.
Il 26 Giugno di quest’anno, la Corte Suprema degli Stati Uniti, ha esteso il diritto di matrimonio alle coppie gay. Freeheld rappresenta chiaramente una delle prime pietre poste su questo altare. Episodio fondamentale che ha modificato l’interpretazione dell’amore e della tolleranza, che diventa multi-dimensionale perché ha fornito anche un valido supporto a un cambiamento legislativo epocale. Da una semplice storia d’amore e di identità personale si è potuto attingere per ottenere giustizia, uguaglianza e parità di diritti.
Consigliato a chi ama commuoversi e tiene una scorta di fazzoletti in più in tasca, perché sa che da qualche parte nel mondo l’amore vince ancora.
Voto: 6 e ½
David Siena