Scheda film
Regia: Federico Rizzo
Soggetto: Federico Rizzo, Emanuele Caputo
Sceneggiatura: Federico Rizzo, Emanuele Caputo, Nerina Fiumanò, Alessandro Leone
Fotografia: Luca Bigazzi
Montaggio: Carlotta Cristiani, Manuel Donninelli, Valentina Andreoli
Scenografie: Valentina Pavan, Alessio Baskakis
Costumi: Antonella Frazzetta
Musiche: Caparezza, Tre Allegri Ragazzi Morti, Peppe Voltarelli, Le Luci Della Centrale Elettrica, Jimsonweed, Superpartner, Guido Tognarini
Italia, 2008 – Commedia – Durata: 95′
Cast: Natalino Balasso, Angelo Pisani, Luis Molteni, Isabella Tabarini, Debora Villa, Peppe Voltarelli, Tatti Sanguineti
Uscita: 17 aprile 2009
Distribuzione: Orda D’Oro Distribution
Sale: 2
Gianfranco si è appena laureato…
Gianfranco si è appena laureato in vulcanologia con il massimo dei voti ma dopo due mesi non ha ancora iniziato a cercare un impiego, certo che con il suo titolo di studio possa ambire a qualche cosa di più di un lavoro qualunque. Spinto da Marzia, la sua fidanzata, che lo sprona ad iniziare a guadagnare, Gianfranco accetta di lavorare presso un call center.
Assieme a Generazione mille euro, diretto da Massimo Venier, e a Tutta la vita davanti, di Paolo Virzì, anche questo film, realizzato però a budget ridotto e passato per le sale quasi inosservato, narra la vita del precariato attraverso le mura di uno dei numerosi call center di casa nostra, riuscendo ad unire le peculiarità delle due pellicole succitate, ovvero il mondo del precariato e la vita di chi vede i propri sogni di primo della classe infrangersi contro la dura realtà fatta di ore passate a rispondere ad un telefono in cambio di uno stipendio da fame; il tutto filtrato attraverso gli occhi di Gianfranco, un ragazzo appassionato di vulcani ma che pur di guadagnare passa attraverso selezioni-farsa e incontri con psicologi che ricordano molto, anzi fin troppo, le fattezze del critico cinematografico Tatti Sanguineti. Il film, che tanto fa sperare ma che sul più bello si brucia, diventando alla lunga una commedia ai margini dell’onirico, perde quindi la sfida con le due opere di Virzì e Venier, dalle quali però si differenzia per una serie di interventi-denuncia di coloro che veramente si trovano a contatto con la cornetta del telefono, costretti a barcamenarsi fra i soprusi degli assistenti di sala e le persone contattate a casa. Completa la pellicola la presenza di molti caratteristi efficaci che donano un tocco di classe ad una confezione carina, ma dal contenuto scarno. Fra questi spiccano il già citato Tatti Sanguineti e Luis Molteni, nel ruolo di relatore della tesi di Gianfranco, lo stesso protagonista, interpretato da Angelo Pisani, che per una volta ha smesso i panni del duo comico “Pali e dispari”, e Paolo Pierobon, in quello di un capo ad un passo, solo uno, dal trasformarsi in Josef Mengele. Un film riuscito a metà che, per quanto lasci ben più di una semplice speranza negli occhi di chi lo vede, avrebbe forse potuto osare di più, facendo però alla fine gridare al bicchiere mezzo vuoto.
RARO perché… è un piccolo film su una realtà nazionale assai scomoda.
Voto: * * *
Ciro Andreotti