Scheda film
Regia e Soggetto: Lamberto Sanfelice

Sceneggiatura: Fabio Natale e Lamberto Sanfelice, in collaborazione con Alessandro Valenti
Fotografia: Luca Bigazzi
Montaggio: Cristiano Travaglioli e Riccardo Cannella
Scenografie: Monica Sironi
Costumi: Grazia Materia
Musiche: Stefano Di Battista, Enrico Rava, Lorenzo Cosi e Giovanni Damiani
Suono: Roberto Mozzarelli
Italia, 2021 – Drammatico – Durata: 97′
Cast: Niels Schneider, Daniela Vega, Matilde Gioli, Stefano Di Battista, Aurora Onofri, Olivia Trummer, Daniele Sorrentino
Uscita in sala: 17 giugno 2021
Distribuzione: Adler Entertainment

Tutta colpa della musica

Louis (Niels Schneider) è un jazzista di talento, che ha rinunciato alla musica dopo essersi scontrato con le prime difficoltà della vita da trombettista. Sbarca il lunario lavorando come tassista notturno e spacciando cocaina con Lucya (Daniela Vega), una transessuale cilena, che sembra essere la sua unica amica. Il senso di frustrazione per un’esistenza che sente non appartenergli e una relazione irrisolta con la figura paterna, il mitico sassofonista Max Perri (ispirato alla figura di Massimo Urbani), allontanano ulteriormente Louis da sua moglie e sua figlia.

L’opportunità di redenzione arriva quando Nico (Stefano Di Battista), un vecchio amico del padre, gli propone di unirsi alla sua band per un importante concerto, che potrebbe segnare una svolta nella carriera dell’uomo.

Louis è determinato a non perdere l’occasione di riprendersi la sua vita, ma uscire dal crimine e dal giro dello spaccio non è facile e l’uomo cade di nuovo in un vortice che lo porta a mettere in pericolo sua figlia…

Dopo l’interessante debutto Cloro, Lamberto Sanfelice torna con un film, più che sulla musica, “per” la musica e “con” la musica. La storia di un trombettista figlio d’arte che rinnega il suo talento – il cui padre è un omaggio al talentuosissimo sassofonista Massimo Urbani, tragicamente morto per overdose all’età di 36 anni – è portata sul grande schermo con la preziosa collaborazione di Stefano Di Battista, musicista e jazzista di razza.

Futura è un racconto rarefatto – in cui la musica è protagonista assoluta – che però fa fatica a compiersi, pur illuminato dalla fotografia spesso abbagliante di Luca Bigazzi. La musica, dominando su tutto e tutti rischia anche di bloccare la narrazione, non lasciando gli attori liberi di esprimersi come potrebbero, sospendendoli in un recitazione distante che non riesce a conferire la giusta empatia. Anche l’utilizzo di attori del calibro del dolaniano Niels Schneider, della leliana Daniela Vega e della nostra Matilde Gioli appare sprecato in una pellicola che non riesce mai a trovare la sua direzione e che rischia di sembrare uno sterminato e inconcludente videoclip con digressioni annesse.

Voto: 5

Paolo Dallimonti