Scheda film
Regia: Sacha Gervasi
Soggetto: Stephen Rebello
Sceneggiatura: John J.McLaughlin
Fotografia: Jeff Cronenweth
Montaggio: Pamela Martin
Scenografie: Judy Becker
Musiche: Danny Elfman
USA, 2012 – Drammatico/Biografico – Durata: 98’
Cast: Anthony Hopkins, Helen Mirren, Scarlett Johansson, Jessica Biel, James D’Arcy, Michael Stuhlbarg
Uscita: 4 Aprile 2013
Distribuzione: 20th Century Fox
Sale: 20
Diario di un genio tormentato
A quale regista non sarebbe piaciuto raccontare la storia di quello che per molti è il più grande cineasta di tutti i tempi, Alfred Hitchcock, Hitch per gli amici? A quanto pare Sacha Gervasi (che paradossalmente viene dal documentario e dalla sceneggiatura) ci è riuscito. Non solo, ma ha anche avuto modo, con un discreto successo, di immortalare il periodo in cui il Maestro realizzò la sua più grande opera: Psyco.
Il film è basato sul saggio di Stephen Rebello, “Come Hitchcock ha realizzato Psycho”, e si concentra principalmente sulle vicende durante la realizzazione del film e sul rapporto tra il regista americano e sua moglie Alma Reville, che lo ha sempre accompagnato nella stesura e nella realizzazione dei suoi lavori.
Sebbene la storia parta con un’interessante tinta di humor nero, nelle scene successive per una buona mezz’ora il lungometraggio sembra impantanarsi nella palude dei mediocri biopic da tè del pomeriggio, narrando i fatti senza spunti interessanti o trovate originali, ma successivamente per fortuna l’ingresso di una trama nella trama rende il tutto molto più interessante. Infatti, grazie alla messa in scena dei problemi del regista con la moglie, vengono portati in evidenza alcuni lati della sua personalità che lo rendono ancora oggi un personaggio alquanto misterioso, anche se il suo umorismo e il suo cinismo sono abbastanza noti a tutto il pubblico che ha avuto modo di avvicinarsi al suo cinema e quindi a lui stesso. Tuttavia nel film il concetto forse più interessante espresso è l’immedesimazione di Hitchcock con certi aspetti dell’omicida Ed Gein, a cui si ispira il personaggio di Norman Bates, protagonista di Psyco, anche se ovviamente non allo stesso livello di evoluzione, o involuzione che dir si voglia, presente evidentemente nell’assassino. Durante la storia infatti Hitch palesa degli aspetti di voyeurismo (nei confronti soprattutto delle bellissime attrici che chiamava per interpretare i suoi personaggi femminili, prima tra tutte Janet Leigh, interpretata qui dalla bellissima Scarlett Johansson), di ira incontrollata e di fascinazione per il macabro, che tenta a fatica di nascondere, non riuscendoci sempre.
Risulta poi evidente il forte rapporto che lega il regista alla moglie, che grazie alle sue doti organizzative, alla sua tenacia e alla sua intelligenza, riusciva a veicolare l’infinito talento del Maestro in risultati pratici e concreti che sfociavano poi nella realizzazione dei suoi capolavori. Infatti non appena questo rapporto tende ad incrinarsi, il buon Alfred sembra perdere sempre di più il controllo, non più coadiuvato dalla forza organizzatrice della consorte. Come spesso si dice del resto, dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna che alza gli occhi al cielo.
Altro punto a favore di questo lavoro è senz’altro la bravura dei due attori protagonisti, cosa che non ci sorprende affatto, dato che stiamo parlando di Anthony Hopkins e di Helen Mirren, lui perfetto nel ruolo del regista eccentrico, tormentato e geniale e lei azzeccatissima nel ruolo della moglie sobria e che regge a fatica il peso della strabordante bravura del marito, nel film infatti vengono evidenziati alcuni passaggi durante le riprese del film dove il regista dava sfogo a tutto il suo estro creativo e a tutta la sua conoscenza del mezzo cinematografico, che riusciva a gestire sostanzialmente come voleva.
Un’esternazione che probabilmente lo spettatore che ha visto i lavori di Alfred Hitchcock potrebbe essere tentato di urlare in sala quando durante il film i produttori, la segretaria e lo stesso regista si trovano dubbiosi sulla riuscita di Psyco, è sicuramente: “Ma come fate ad essere dubbiosi?! E’ Psyco! E’ un capolavoro!” Affermazione assolutamente condivisibile. E il resto, come si suol dire, è storia.
Voto: * * *½
Mario Blaconà
Alcuni materiali del film: