Scheda film

Regia: James Bobin
Soggetto e Sceneggiatura: Jason Segel, Nicholas Stoller
Fotografia: Don Burgess
Montaggio: James Thomas
Scenografie: Steve Saklad
Costumi: Rahel Afiley
Musiche: Christophe Beck
USA, 2011 – Fantastico – Durata: 103′
Cast: Amy Adams, Jason Segel, Chris Cooper, Rashida Jones, Steve Whitmire (voce), Eric Jacobson (voce), Dave Goelz (voce)
Uscita: 3 febbraio 2012
Distribuzione: Walt Disney Pictures

 Pupazzi da legare

Gary (Jason Segel) e Walter sono due fratelli, cresciuti insieme per tutta la loro esistenza, malgrado il secondo sia un po’ particolare. Ma proprio per questo, nella sua infanzia trascorsa negli anni settanta, aveva trovato una ragione di vita in più proprio nel Muppet show, poiché nei suoi personaggi aveva trovato qualcuno in cui riconoscersi, qualcuno dotato del suo stesso dono.
Ormai adulti, si recano insieme a Mary (Amy Adams), la fidanzata di Gary, in vacanza ad Hollywood e nei loro programmi non può certo mancare una visita presso i Muppet Studios, ormai sull’orlo dell’abbandono, poiché il magnate Tex Richman (Chris Cooper) vorrebbe acquistarli per trasformarli in museo. Ma, come scoprirà Walter, sotto c’è un losco piano volto ad abbattere gli studi, poiché il suolo è pieno di petrolio! Al terzetto non resterà che raggiungere Kermit la rana, per avvertirlo dell’imminente pericolo e con lui radunare tutto il resto della banda, al fine di mettere su uno show che permetta di raccogliere fondi per non perdere il loro prezioso patrimonio. Negli anni duemila però nessuno sembra più ricordarsi dei Muppet…
Dopo una lunga serie di film, iniziata nel 1979 con Ecco il film dei Muppet e terminata con I Muppets venuti dallo spazio nel 1999, anche i pupazzi cantanti e danzanti creati dal compianto Jim Henson subiscono un restyling sotto forma di reboot.
Il loro anticonformismo, sposato alle ultime tendenze in casa Disney, produce un mix esplosivo, contribuendo alla realizzazione di un film esilarante: balletti e canzoni grondanti smielato buonismo, complice la Amy Adams sbarcata direttamente dal favolistico Come d’incanto, filtrati e smorzati dall’umorismo dissacrante dei Muppet, pieno zeppo di nonsense, risultano irresistibili per chiunque, grande o piccino che sia, digiuno o avvezzo agli scatenatissimi personaggi. E la tecnica è la solita e vecchia “animatronica”, quella usata da sempre, senza l’apporto della computer graphic, per non tradire lo spirito originale.
Geniale, anche se non del tutto originale, si rivela fin dall’inizio l’idea di Walter, fratello “muppet” del “normale” Gary, che dà già un’impronta diversa e speciale all’intero film, contribuendo poi alla formulazione del messaggio finale, quello che ognuno è importante per quello che è. E la scena in cui la coppia si esibisce cantando e ballando in un doppio duetto insieme ai loro alter-ego è di quelle che non si dimenticano facilmente.
Numerose le citazioni, come quella di Amy Adams che ripropone la “danza dei panini” della chapliniana Febbre dell’oro o quella di Miss Piggy nelle quasi vesti di Miranda Priestly, che omaggia Il diavolo veste Prada, con tanto di Emily Blunt quale assistente al seguito.
Consuete partecipazioni di stelle hollywoodiane (leggermente in declino), tra Alan Arkin, Bill Cobbs, Zach Galifianakis, Mickey Rooney e Jack Black, Whoopi Goldberg, Judd Hirsch, Selena Gomez, questi ultimi nei ruoli di se stessi.
I Muppet, a dodici anni di distanza dall’ultimo film è un efficace modo per riconfrontarsi con dei personaggi mitici, ma anche per presentarli alle nuove generazione che probabilmente li ignorano.

Voto: * * *½

Paolo Dallimonti