Per le cinque giurie tecniche sono “19” di Manijeh Hekmat, “How I die” di Julie Le Gal, “Crippled” di Ali Ahmadi, “Krošnja / Tree Crown” di Predrag Todorović e “Red Gaia” di Udesh Chetty i migliori prodotti dell’edizione 2023 del LBLFF, proposto dall’Università Popolare ArtInMovimento e diretto da Annunziato Gentiluomo.
Si è appena conclusa la Cerimonia di premiazione della terza edizione del Life Beyond Life Film Festival (https://www.lifebeyondlife.net/), all’Ambrosio Cinecafè di Torino, proposto dall’Università Popolare ArtInMovimento (https://www.unipopaim.it/), in sinergia con l’Associazione Culturale SystemOut (http://www.systemout.org/), l’A.R.E.I. (Afterlife Research and Education Institute) e il Religion Today Film Festival.
I 39 film in concorso dell’unico festival al mondo focalizzato sui temi escatologici per lo più legati alla vita oltre la vita sono passati al vaglio di cinque giurie tecniche e tre giurie speciali.
La Giuria Lungometraggi, presieduta dal regista Giovanni Coda e composta da Simone Semprini, dal regista Ronni Thomas, dal critico Riccardo Cristiani, dalla film-maker Maddalena Merlino e dall’attore e dal regista Eduardo Ricciardelli, conferisce l’alloro come Miglior Lungometraggio all’iraniano “19” di Manijeh Hekma, che riceve, inoltre, il premio per la Migliore Regia e quello per la Migliore Sceneggiatura curata dalla stessa Manijeh Hekmat, da Mahsa Mohebali e da Jamileh Darolshafahi.
Roxy Bugler (“Wild Bones” [Regno Unito]) è Migliore Attrice mentre Stephen Oates (“Under The Weather”) il Migliore Attore.
La Giuria attribuisce la propria Menzione Speciale a “Under The Weather” (Canada) di William D. MacGillivray.
La Giuria Documentari, presieduta da Johan Nepomuk Maier, video-maker, e formata dal regista e sound-designer Alessandro Di Maio, dal documentarista Robert Lyon, dal documentarista Ignazio Figus, dal regista Kristian Xipolas, dallo sceneggiatore e regista Gianfranco Speranza e dalla comunicatrice pubblica Eleonora Tosco, conferisce il Premio al Miglior Documentario al canadese “How I die” (“Die Faehre”) di Julie Le Gal. La palma della Miglior Regia va all’israeliano “It’s a Wrap” di Amit Miller e Miri Urman.
La Menzione Speciale della Giuria Documentari viene conferita all’americano “Day of the Dead: a Celebration of Life” di Denise Richards.
La Giuria Cortometraggi, presieduta dal regista Derrick Lui è formata dal regista e sceneggiatore Antonello Schioppa, dal regista Lucio Toma, dal regista e direttore artistico Marco Gatti, dal critico cinematografico Giacomo Tinti, dall’insegnante e curatrice di eventi Consuelo Daneo e dall’attore Giuseppe Sgambellone, decreta come Migliore Cortometraggio l’iraniano “Crippled” di Ali Ahmadi. Attribuisce il Premio alla Miglior Regia al greco Panagiotis Fafoutis (“Pleura”) mentre conferisce il Premio come Best Afterlife Trama a JuroŠlauka e Andrej Kolenčík (“Revelation of John” [Slovacchia]).
Le due Menzioni Speciali della Giuria Cortometraggi vanno al cinese “Walking through the Bardo” di Wu Jiahui e al francese “Particules fines” di Gregory Robin.
La Giuria dei Doc Shorts, presieduta da Mario Guerra fotografo italiano, e formata dall’ingegnere e cinefilo, Fabrizio Salvati, dal regista e documentarista Nicolas Gauthier, dal docente di cinema e di estetica Hernando Gomez Gomez, dall’artista visiva e documentarista Elvira Sánchez López e dal ricercatore del paranormale Daniele Cipriani, conferisce il Premio del Miglior Doc Short al serbo “Krošnja / Tree Crown” di Predrag Todorović, che ottiene anche il premio come Miglior Regista.
La Giuria Art Movie, presieduta da R. Craig Hogan Ph. D., autore e presidente dell’A.R.E.I., e composta dall’incisore e grafico Samuele Maritan, dal compositore e regista Cosimo Morleo, dal designer Leonardo Moiso, cofondatore di Cortometraggi Film Festival, dall’ingegnere-architetto e referente Arei Europe Evelyn Meuren, e dalla docente e traduttrice Claudine Marquet, attribuisce il Premio come Best Art Movie al sudafricano “Red Gaia” di Udesh Chetty.
La Giuria Art Movie conferisce tre menzioni speciali: la prima all’americano “Death and Magic Castles” di Kari Barber; la seconda al portoghese “The boy and the owl” di Mário Gajo de Carvalho; e la terza al tunisino “Blind Spot” di Lotfi Achour.
Inoltre “Remanent” di Alexander Mullen si è aggiudicato il Premio Giovani IPS Albe Steiner di Torino, e a “Red Gaia” di Udesh Chetty è stato attribuito il Premio Miglior Animazione dei tre giovani dell’I.I.S.S. DesAmbrois di Oulx (TO).
La Giuria 12.0 ha scelto come Miglior Corto “The Free Hearts Friedrich Nietzsche” di Garshasp Y Ghobadi, e ha conferito la propria Menzione Speciale a “Il custode e il fantasma” di Christian Filippi
Si aggiungono a questi: il Premio Speciale “Andare Oltre” a Sir di Maurizio Ravallese; il Best Visual Emotion Impact a “The Prowler” di Tanguy Pochoy; il Best Creative Editing a “2020: life and death of a Virus” di Edo Tagliavini; e il Best Afterlife Research a “Death in the City” di BalakaGhosh, tutti decretati dallo staff del terzo LBLFF.
Infine, la Commissione Musica del LBLFF, costituita da Carmelo Spoto, Vixia Maggini e André Ruiz Luiz, ha assegnato il Premio alla Miglior Colonna Sonora a Rodrigo Molina (“The Exile of the Sea” di Mauricio Brunetti), mentre Alessandro Di Maio, insieme al Direttore Artistico e alla Direttore alla Programmazione, ha attribuito il Premio come Best Sound Design a Paul Williams (“Wild Bones” di Jack James)
“Siamo soddisfatti. Il LBLFF sta crescendo e stiamo costruendo delle collaborazioni per manifestare pienamente la verve educativa dell’evento. Diversi spettatori hanno frequentato la nostra sala, compresi tanti giovani protagonisti coinvolti in momenti di confronto con i registi e gli organizzatori”, afferma Andrea Morghen, cofondatore e direttore della programmazione del Life Beyond Life Film Festival.
“Il team fa la differenza. Abbiamo lavorato bene e gli spettatori hanno percepito questo senso di armonia tra di noi. Siamo uniti nello stesso tempo: far riflettere e offrire strumenti per poter far crescere”, dichiara Matteo Valier, cofondatore del LBLFF.
“I riscontri dei nostri spettatori sono stati positivi. Il LBLFF inizia a incuriosire e a profilarsi come un festival di nicchia, dalla chiara vocazione sociale ed educativa. La qualità, come già detto, è cresciuta in linea con la quantità. Da domani saremo al lavoro per la prossima edizione, aprendo le iscrizioni tanto sulla piattaforma Filmfreeway (https://filmfreeway.com/LifeBeyondLifeFilmFestival) quanto su quella di Festhome (https://filmmakers.festhome.com/festival/life-beyond-life-film-festival), in un’ottica di miglioramento del format”, conclude soddisfatto Annunziato Gentiluomo, ideatore, cofondatore e direttore artistico del LBLFF.
Si ricorda che il Life Beyond Life Film Festival è patrocinato dalla Bimed – Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo -, dall’Asi Settore Arti Olistiche e Orientali, dalla Fondazione per la SalutogenesiOnlus e dalla CNUPI, e vanta tra i suoi partners culturali l’IPS Albe Steiner di Torino, l’IISS DesAmbrois di Oulx (TO), l’Associazione GhostHunters, la Casa di Distribuzione Quasi Cinema, K1 Digital,il FilmmakerDay, il Collateral 102 e il Koqix e Psiche 2 Edizioni.
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