Scheda film
Regia: Michele Placido
Sceneggiatura: Cédric Melon e Denis Brusseaux
Fotografia: Arnaldo Catinari
Montaggio: Sèbastien Prangere e Consuelo Catucci
Scenografie: Jean-Jacques Gernolle
Costumi: Virginie Montel
Musiche: Nicolas Errera e Evgueni & Sacha Galperine
Suono: Jean Minondo
Francia/Belgio/Italia, 2012 – Thriller – Durata: 89′
Cast: Daniel Auteuil, Mathieu Kassovitz, Olivier Gourmet, Francis Renaud, Nicolas Briançon, Jerôme Pouly, Violante Placido, Luca Argentero
Uscita: 1° maggio 2013
Distribuzione: 01 Distribution
Placidamente Polar
Il capitano di polizia Mattei (Daniel Auteuil), che continua a non darsi pace per la morte del figlio militare, deceduto in circostanze segretate in Afghanistan, è da tempo sulle tracce del rapinatore italiano Nico (Luca Argentero). Quando sta per arrestarlo all’uscita da una banca appena svaligiata, i suoi uomini vengono fermati da un abilissimo cecchino appostato sul tetto di un edificio limitrofo. I banditi in fuga trovano aiuto presso Franck (Olivier Gourmet), un medico dal passato poco chiaro, che soccorre Nico, ferito durante la sparatoria. Per la banda è l’inizio di una serie di complicazioni, che si apre con una misteriosa soffiata, in seguito alla quale il tiratore scelto viene consegnato alle autorità, rivelando così di essere Vincent Kaminski (Mathieu Kassovitz), ex commilitone del figlio di Mattei. Mentre il capitano condurrà una tesa caccia all’uomo per arrestare la gang criminale, il lato nascosto di ognuno dei personaggi della vicenda salterà fuori ad intricarla come un jamesiano “giro di vite”…
Film su commissione arrivato al regista di Romanzo criminale proprio dopo il successo oltralpe della pellicola da lui diretta ed ispirata alle gesta della Banda della Magliana, Il cecchino è un puro e semplice Polar che cerca la propria ragione d’esistere nella storia recente. Per rivitalizzare il genere ed anche per acquisire spessore, viene però infarcito dagli sceneggiatori Cèdric Melon e Denis Brusseaux di una serie di sottotrame che allungano eccessivamente il brodo rischiando purtroppo di sfibrare il vibrante tessuto narrativo: la misteriosa morte di Mattei jr., la sete di verità del padre, la doppia vita del medico Franck ed il suo collidere con i destini della banda di criminali avrebbero potuto essere limati all’essenziale, senza lasciar loro prendere il letale sopravvento da un certo punto in poi.
Il cecchino però riesce a mantenersi in piedi ed a conservare l’interesse dello spettatore nei suoi confronti grazie innanzitutto all’asciutta e tesissima regia dell’ottimo Placido, tanto priva di sbavature da non farlo sembrare neanche lontanamente un film italiano – è una coproduzione con Francia e Belgio – e poi per merito dell’altisonante cast, capitanato da Auteuil e Kassovitz ed impreziosito dal sorprendente Olivier Gourmet (Il ministro – L’esercizio dello stato, Il ragazzo con la bicicletta, Niente da dichiarare?), in cui l’attore italiano si ritaglia un breve cameo in compagnia di Fanny Ardant.
Venato perfino di sfumature horror, apportate dalla presenza del sinistro Franck, e forte della sua fotografia cupa e slavata curata da Arnaldo Catinari, Il cecchino non mancherà di inchiodare alla poltrona il pubblico meno smaliziato ed in cerca di semplice e puro divertimento.
Voto: * * *
Paolo Dallimonti
-Making of – cast tecnico
-Making of 2 – cast artistico
-Clip Argentero – V. Placido
-Clip Auteil:
CLIP ATTACCO AI CECCHINI
CLIP 2
CLIP 3
CLIP 4