Scheda film
Titolo originale: Hidden Figures
Regia: Theodore Melfi
Soggetto: tratto dal romanzo omonimo scritto da Margot Lee Shetterly
Sceneggiatura: Theodore Melfi, Allison Schroeder
Fotografia: Mandy Walker
Montaggio: Peter Teschner
Scenografie: Stephanie Carroll
Musiche: Pharrell Williams, Hans Zimmer e Benjamin Wallfisch
Suono: Phil Barrie
USA, 2016 – Drammatico/Biografico – Durata: 125’
Cast: Taraji P. Henson, Octavia Spencer, Janelle Monáe, Kevin Costner, Kirsten Dunst, Jim Parsons, Mahershala Ali, Uscita: 8 marzo 2017
Distribuzione: 20th Century Fox
Sentirsi Uguale
Nei primi anni ’60, in piena “corsa dello spazio”, alla NASA esisteva una divisione di “Matematiche di colore” dedite a calcolare le traiettorie dei lanci degli astronauti. A fare parte di questa divisione c’erano anche le tre amiche e colleghe Katherine Johnson, Dorothy Vaughn e Mary Jackson. Ognuna di loro contribuì sia ai calcoli per il lancio in orbita dell’astronauta John Glenn sia per permettere alle donne di colore di affermarsi professionalmente e di cancellare le prime barriere razziali.
Favola USA sconosciuta a chi scrive e a chi, probabilmente, come lui non ne aveva mai sentito parlare, ma favola che in realtà non è, perché saldamente ancorata a solide basi quanto i numeri di cui narra. Il regista Theodore Melfi, non disprezzabile per il suo precedente St. Vincent, racconta una bella storia infarcendola di retorica americana immersa nell’epoca della segregazione razziale, con le persone di colore da un lato, mentre i Russi, dall’altro, sono pronti a scagliarsi nello spazio in modo più rapido e tecnologicamente avanzato. Nel frattempo alla NASA le menti più brillanti del mondo scientifico stavano inanellando una serie d’insuccessi preoccupanti, l’unica soluzione pareva essere incarnata in tre donne di colore che erano pronte sia a contare per mestiere, essendo tutte laureate in materie scientifiche, ma anche ad affrancarsi dalla visione segregazionista alla quale erano sottoposte, con acqua per il caffè, bagni, posti nei bus ben distinti da quelle a disposizione della moltitudine bianca.
Melfi tramuta quindi il romanzo d’origine in una storia a lieto fine dove la matematica e la scienza sono un valido pretesto per dimostrare come non conti il colore della pelle ma quello che questa cela. Costner, nel ruolo di un capo che sa vedere le abilità dietro sesso e colore di provenienza, svolge il suo compito senza sporcarsi troppo la giacca. Abilissime le tre attrici che impersonano le tre protagoniste, menzione evidente per la candidata agli Oscar Octavia Spencer, già vista in The Help, pellicola del 2011 che la vide vincere l’ambita statuetta, mentre questa volta è uscita dalla notte di Los Angeles a mani vuote.
Un’ultima nota piena di curiosità; la matematica Katherine Johnson, la sola ad essere ancora in vita e presente anche la notte degli Oscar, pare aver decisamente apprezzato la storia sia su carta sia sul grande schermo. Amen.
Voto: 6 e ½
Ciro Andreotti