Scheda film
Regia: Giorgio Tirabassi
Soggetto e sceneggiatura: Giorgio Tirabassi, Mattia Torre e Daniele Costantini
Fotografia: Massimo Intoppa
Montaggio: Luigi Mearelli
Scenografie: Massimiliano Mereu
Musiche: Battista Lena
Suono: Francesco Cavalieri
Italia, 2019 – Commedia – Durata: 94‘
Cast: Giorgio Tirabassi, Ricky Memphis, Roberta Mattei, Paola Tiziana Cruciani, Salvatore Striano, Liz Solari, Marco Giallini
Uscita: 13 giugno 2019
Distribuzione: Medusa Film
Il grande flop
Nello e Ruffetto sono due criminali e amici inseparabili ma anche perennemente perseguitati da un destino che pare non dar loro vie d’uscita. Ruffetto vive a casa dei suoceri con la moglie Anna e il figlio di otto anni. Nello frequenta la casa dell’amico e nel corso delle loro giornate i due iniziano a progettare quell colpo che potrebbe finalmente risolvere tutti i loro problemi.
“Il grande salto” anelato dai due protagonisti non viene spiccato nè nella pellicola né a visione ultimata di un film che lascia con un forte senso di amaro in bocca per via dell’occasione sprecata. Il bravo caratterista romano Tirabassi, cresciuto alla corte di Proietti (così come la suocera Paola Tiziana Cruciani), attore di teatro e di serie TV di successo, esattamente come il suo sodale Ricky Memphis, entrambi con una forte carica empatica con il loro pubblico, non riesce in questa sua prima prova, pur sempre impreziosita dalla sceneggiatura scitta a sei mani con il compianto Mattia Torre, a firmare una pellicola che si ricordi nonostante il tentativo di rinverdire a suo modo i fasti del neorealismo, del cinema di periferia e degli eterni sconfitti di Pasolini o quello più da commedia agrodolce alla Soliti Ignoti di monicelliana memoria. Il tutto virato in salsa slapstick, con la sfortuna che, sotto varie vesti, perseguita i due protagonisti fino ad arrivare a scene ai margini dell’assurdo. Peccato perchè la coppia Tirabassi e Memphis, già ampiamente vista in Distretto di Polizia, e pur passando dall’altra parte della barricata (da guardie a ladri sfortunati) funzionerebbe ampiamente. Ma al di là di qualche flebile risata e di camei piacevoli e gentilmente concessi da Marco Giallini, Valerio Mastandrea e Lillo, la stessa sceneggiatura risulta in conclusione debole e il risultato finale senza capo nè coda.
Voto: 5
Ciro Andreotti