Scheda film

Regia e Sceneggiatura: David O. Russell
Soggetto: dal romanzo “The Silver Linings Playbook” di Matthew Quick
Fotografia: Masanobu Takayanagi
Montaggio: Jay Cassidy, Crispin Struthers
Scenografie: Judy Becker
Costumi: Mark Bridges
Musiche: Danny Elfman
USA, 2012 – Dramedy – Durata: 122′
Cast: Bradley Cooper, Jennifer Lawrence, Robert De Niro, Jacki Weaver, Chris Tucker, Anupam Kher, John Ortiz
Uscita: 7 marzo 2013
Distribuzione: Eagle Pictures

 Nuvoloso variabile tendente a schiarite

La vittoria del Premio del Pubblico al Toronto Film Festival 2012: così è cominciata la lunghissima cavalcata di successi de Il lato positivo (Silver Linings Playbook), accolto in patria con entusiasmo da pubblico e critica e con all’attivo una ricca collezione di premi e nominations accumulate nel corso della award season, conclusasi con la cerimonia degli Oscar nel corso della quale Jennifer Lawrence ha conquistato l’ambita statuetta per la Migliore Attrice Protagonista. Ed è proprio a una manciata di giorni dalla consacrazione della sua interprete femminile, che il film di David O. Russell raggiunge le sale italiane.
Dopo otto mesi di cura in un istituto psichiatrico, Pat – grazie a un patteggiamento con il tribunale – ottiene la possibilità di tornare a vivere con i suoi genitori: reduce da una terapia tutta imperniata sulla ricerca della positività, ma ancora in balia degli sbalzi di umore e degli scatti di ira del suo bipolarismo, l’uomo è deciso a riconquistare l’ex-moglie Nikki. Mentre la sua famiglia cerca di arginare la sua iperattività, Pat si imbatte in Tiffany, una ragazza a sua volta problematica che inaspettatamente si offre di aiutarlo nel suo intento amoroso a condizione che lui la affianchi in una gara di ballo: la vicinanza fra i due innescherà – ovviamente – dinamiche imprevedibili.
Il lato positivo celebra l’amore come cura e il coraggio di affrontare i propri limiti: David O. Russell – dopo aver portato sullo schermo con The Fighter le travagliate vicissitudini del pugile americano Micky Ward e del suo fratellastro – cambia totalmente registro ma continua a rimanere nell’ambito del riscatto personale, firmando una dramedy che scava nelle fragilità e nelle instabilità emotive, traendone poi l’energia per la trasformazione e la crescita.
Il territorio del film è proprio quello di quel sottile confine che divide leggerezza e dramma, qui costantemente compenetrati in una vera e propria danza che accompagna e asseconda le bizze umorali dei due protagonisti, una vincente e scombinata accoppiata decisamente ben assortita e bilanciata: d’altronde Il lato positivo sottolinea proprio l’importanza del supporto nell’affrontare le difficoltà, della comprensione dell’altro, prescindendo dai pregiudizi e liberandosi dalle briglie della vergogna o dell’imbarazzo, trasformando il percorso di conoscenza e di progressiva fiducia in un’autentica fucina nella quale imparare a lavorare su di sé per migliorarsi.
Traendo ispirazione dall’omonimo romanzo di Matthew Quick, David O. Russell racconta l’incontro fra due personalità borderline, fotografando con affettuosa delicatezza i personaggi e promuovendo l’attitudine al vivere di chi non si nasconde rispetto alle proprie debolezze, confrontandovisi con consapevolezza ma anche con il giusto piglio per smussarne le asperità: dalle dinamiche familiari un po’ ossessive alle piccole grandi sfide della vita, Il lato positivo inneggia alla vita come una scommessa da giocare senza riserve o paracadute e senza tradire la struttura della narrazione da rom-com (il lieto fine sembra più una premessa che un traguardo) prende le mosse dall’amarezza e dai contraccolpi della vita per raccontarne gli andamenti altalenanti e il desiderio di “normalità”, approdando probabilmente a riflessioni non così originali ma potendo fare affidamento da un lato sul talento del suo cast e dall’altro su una scrittura intelligente, che sa lavorare con capillarità sul ritmo e sulle sue accelerazioni.
La regia di Russell punta tutto sui primi piani, scavando nei più impercettibili dettagli nelle interpretazioni dei suoi protagonisti, un team di attori decisamente in parte e all’altezza (che annovera fra gli altri anche Robert De Niro e Jackie Weaver): Bradley Cooper è bravo nel restituire la sensibilità frastornata del suo Pat, mentre spicca Jennifer Lawrence, energica e irruenta, che tratteggia con impeto e delicatezza le tante sfaccettature del suo personaggio, dagli elementi più macroscopici alle più sottili sfumature.
Sicuramente non mancano ammiccamenti e furberie, così come una leggera patina di prevedibilità abbraccia la pellicola nel suo insieme, ma Il lato positivo si presenta come una godibile e consapevole dramedy sicuramente ricca di buoni sentimenti ma non per questo retorica, capace di modellarsi sartorialmente sui suoi interpreti e di regalarsi sequenze dolci-amare coinvolgenti e delicate: un ex-professore bipolare vittima di improvvisi slanci di aggressività e una giovane vedova depressa che cerca accettazione e consolazione nel sesso compulsivo si calano nei panni di due anti-eroi emotivamente impacciati ma capaci di trovare la forza necessaria per affrontare di petto la più importante sfida che la vita gli pone davanti, quella per la conquista di un loro equilibrio. E il risultato è un ritratto che non cede al pietismo né pare indugiare con eccessiva enfasi sulle dinamiche del disturbo mentale, preferendo alla lettura della follia come condizione quella del sentimento come propulsione. 

Voto: * * *½

Priscilla Caporro