Scheda film

Regia: Sergio Zanetti
Soggetto e Sceneggiatura: Silvio Gemma
Fotografia: Franco Cesare Zanetti
Montaggio: Paolo Corinzi
Scenografie: Eva Esiom Esterlich
Costumi: Giorgia Lotti
Musiche: Massimo Numa
Suono: Andrea Piscedda
Italia, 2010 – Commedia erotica – Durata: 80‘
Cast: Lucia Centorame, Marco Giacinto D’Aquino, Sarita Stefani, Monika Malinowska, Federica Savio, Marco Tunesi, Yuri Cerasa
Uscita: 15 giugno 2012
Distribuzione: Excelsior Cinematografica

Sale: 2

 Promozione straordinaria

“Quel pezzo di merda… è la terza volta che mi manda via… ma che cazzo vuole, che sappia tutte le stronzate che gli passano per la testa?… Lo fa a posta, l’ho capito io che lo fa a posta… (…) Ma non l’hai sentito che domande assurde mi fa?… Gode il coglione a vedermi in difficoltà… e lo sai perché? Perché non gliel’ho data, ecco perché… (…) Non ce la farò mai a superare quell’esame… Bastardo!… E poi mia madre?… Chi lo dice a mia madre? Altro che vacanze in California!… Ma chi se ne frega… ho altro da fare io nella vita… ma gliela farò pagare, giuro!”. Queste sono le parole che la studentessa Roberta (Lucia Centorame) riserva nello sfogo con una sua amica al professor Giulio Giannelli (Marco Giacinto D’Aquino) che l’ha nuovamente bocciata ad un esame universitario. Decisa ad ottenere vendetta nei confronti dell’uomo, la giovane lo seduce in una lunga notte fatta di avances e rivelazioni, in cui il professore le racconterà un tragico segreto. Ma non tutto sarà davvero quello che sembra…
Di fronte ad un’opera come Il professore, uscito anche a Roma al celeberrimo Filmstudio, scatta tutta una serie di interrogativi inerenti alla sua essenza. Soft-porno? Commedia di costume? Pretesto e veicolo per la bellezza ed il fisico che Madre Natura ha voluto concedere a Lucia Centorame?
Condito da una stucchevole volgarità verbale senza sconti, tanto da sembrare una canzone dei romani Prophilax, il film compensa qualche eventuale mancanza in questo senso con il nudo ostentato per quasi tutta la sua durata della giovane attrice abruzzese, esibito, come se non bastasse, anche in foto che il professore contempla al computer.
Qualunque cosa sarebbe voluta essere, l’opera di Sergio Zanetti, è comunque fuori tempo massimo, scadendo spesso nel ridicolo involontario, grazie anche ad una regia approssimativa, se non inesistente, e ad una recitazione da filodrammatica che lascia continuamente a bocca aperta, oltre che agli imbarazzanti difetti di pronuncia della giovane attrice, che pure abbozza un po’ di studiata dizione.
E se nel finale si azzarda un colpo di scena che vorrebbe ribaltare la situazione provando a spiazzare il povero spettatore, questo in fondo trasforma l’intero film in un duello tra due mediocri: la ragazza tutto sommato cercava concedersi sessualmente per ottenere la promozione all’esame – pur avendo paradossalmente accusato fino ad allora il professore di volere proprio quello – mentre l’uomo si era artatamente costruito la conquista della giovane, quando invece avrebbe potuto ottenere le sue grazie in maniera molto più veloce, come fatto fin lì con tutte le altre. E nonostante il personaggio di Roberta si riservi un ultimissimo guizzo di vittoria, ormai è troppo tardi perché risulti sensato.
Da vedere solo per riderne in compagnia di goliardici amici ben disposti.
RARO perché… è un film assai imbarazzante.

Voto: *½

Paolo Dallimonti