Scheda film
Titolo originale: Insidious: Chapter 3
Regia: Leigh Whannell
Soggetto e Sceneggiatura: Leigh Whannell (su suoi personaggi)
Fotografia: Brian Pearson
Montaggio: Timothy Alverson
Scenografie: Jennifer Spence
Costumi: Ariyela Wald-Cohani
Musiche: Joseph Bishara
Suono: Christopher T. Silverman
Canada/USA, 2015 – Horror – Durata: 97′
Cast: Dermot Mulroney, Stefanie Scott, Angus Sampson, Leigh Whannell, Lin Shaye, Tate Berney, Michael Reid MacKay
Uscita: 3 giugno 2015
Distribuzione: Sony Pictures

Arriva il terzo capitolo della saga Insidious di James Wan, questa volta si tratta di un prequel Insidious 3 – L’inizio (Insidious: Chapter 3) è un film del 2015, prequel di Insidious (2010) e Oltre i confini del male – Insidious 2 (2013).
Un prequel ambientato prima dell’infestazione della famiglia Lambert che rivela come il talento psichico Elise Rainier (Lin Shaye) accetti a fatica di usare la sua capacità di contattare i morti per aiutare Quinn Brenner (Stefanie Scott), un’adolescente che è stata attaccata da una maligna entità soprannaturale.
La ragazza si reca da Elise nella speranza che quest’ultima l’aiuti a contattare la madre. All’inizio Elise rifiuta, poi tuttavia Elise decide che la sua vita è quella di medium e fa entrare la ragazza e tenta di evocare la madre, Lillith Brenner, finendo però tra le grinfie della sua nemica giurata storica, la Sposa in Nero.
Nei giorni successivi, Quinn inizia a notare una presenza, che si finge sua madre, ma si scopre presto che in realtà è un demone che infesta il palazzo, e che in passato ha portato molta gente a suicidarsi per rubarne l’anima. Elise decide quindi di farsi forza e aiutare la ragazza, oramai quasi posseduta, con l’aiuto degli appena conosciuti Specs (Leigh Whannell) e Tucker….
Il terzo capitolo è non è stato diretto da Wan, a causa del concomitante impegno con Fast& Furious 7, episodio dove ahinoi lo morte ha fatto irruzione in modo ben piu tragico che in questo divertente horror, con la morte reale di uno dei due attori protagonisti in un incidente.
Questo capitolo è stato molto criticato rispetto ai precedenti, per mancanza di originalità e scimmiottamento dei due precedenti film a cui attinge a piene mani più volte con continui rimandi.
Per alcuni si tratta quindi semplicemente di un innocuo film ispirato ai precedenti, con una vena ironica nemmeno troppo nascosta.
Non ci uniamo alle diffuse critiche negative, perchè secondo noi il film seppur certamente poco originale rispetto ai precedenti, mantiene sempre una buona capacità narrativa e visiva, che inchioda comunque lo spettatore che vuole stare al gioco alla visione. Ideale magari in prima fila al cinema al buio assoluto per godere dei meccanismi della paura semplici e “telefonati” ma efficaci e coinvolgenti.
In sostanza non aspettatevi la new wave del cinema horror, che in generale sta attraversando un periodo di stanca nell’ultimo anno, ma un buon prodotto che merita la visione per tutti gli appassionati del genere.

Voto: 6 e ½

Vito Casale