Scheda film
Regia: Marco Ponti
Soggetto: dal romanzo omonimo di Luca Bianchini
Sceneggiatura: Marco Ponti, Luca Bianchini, Lucia Moisio
Fotografia: Roberto Forza
Montaggio: Consuelo Catucci
Scenografie: Francesco Frigeri
Costumi: Grazia Materia
Musiche: Gigi Meroni
Italia, 2015 – Commedia Sentimentale – Durata: 102′
Cast: Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti, Michele Placido, Maria Pia Calzone,
Luciana Littizzetto, Dario Bandiera, Enzo Salvi
Uscita: 22 ottobre 2014
Distribuzione: 01 Distribution

Tre metri sopra la scogliera

Con la sua ultima fatica dietro la macchina da presa, Marco Ponti esaudisce finalmente il sogno di tantissime adolescenti e non, ossia quello di vedere – cinematograficamente parlando – convogliare a giuste nozze la coppia delle meraviglie formata da Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti, portando così a termine ciò che nemmeno Federico Moccia e il regista Luis Prieto con Ho voglia di te avevano avuto il coraggio di fare nel 2007. Di anni ne sono trascorsi ben otto, ma come si dice non è mai troppo tardi perché, a differenza di quello tra i manzoniani Renzo e Lucia, quello tra i Damiano e Chiara di Io che amo solo te è un matrimonio che si deve fare, nonostante gli immancabili imprevisti e intoppi dell’ultimo minuto. Ma i protagonisti della nuova pellicola diretta dal regista piemontese, nelle sale dal 22 ottobre con le 450 copie messe a disposizione da 01 Distribution, non sono i tanto amati Gin e Step ma la coppia di promessi sposi dell’omonimo romanzo di Luca Bianchini, del quale il film è la trasposizione per il grande schermo. Dunque, cancellate dalla mente l’idea che si tratti di un ideale sequel delle avventure amorose della saga mocciana.

Con Io che amo solo te, Ponti torna nuovamente alla commedia sentimentale riuscendo persino a fare peggio del precedente Passione sinistra e convincendo una volta per tutte che i bei tempi di Santa Maradona sono ormai un ricordo lontano. Il regista si affida completamente alle pagine del libro di Bianchini per firmare una pellicola che prova invano a intrattenere la platea di turno, giocando con una serie di stereotipi e forme mentis che rispondono al vero, ossia a quelle tradizioni che al sud in particolare sono sacre e inviolabili. Per cui, coloro che hanno una certa familiarità con certe tradizioni così dure a morire verranno inevitabilmente travolti da un’onda anomala di dejà vu. Il resto degli spettatori che si imbatteranno con il film, al contrario, si troveranno a fare i conti con un prodotto audiovisivo da dimenticare, il cui unico motivo di interesse è rappresentato dalla splendida cornice offerta alla storia dalla Puglia e dalle incantevoli scogliere di Polignano a Mare. Questo perché, salvo una manciata di scene più riuscite (concentrate soprattutto nella parte del matrimonio), si ride a singhiozzo e di rado, dovendo anche fare i conti con l’improponibile parlata in dialetto della Chiatti.

Dal canto suo, Ponti prova a ispirarsi alle commedie nostrane degli anni Sessanta per portare sul grande schermo un concentrato di risate e commozione, ma i modelli ai quali cerca di rifarsi sono lontani anni luce, tanto che l’unico accostamento che ci riaffiora nella mente, con il quale potrebbe dividere il podio della mediocrità, è con l’Oggi sposi di Luca Lucini. Un simile paragone dovrebbe essere sufficiente a capire quali e quanti siano i reali demeriti di Io che amo solo te.

Voto: 4

Francesco Del Grosso