Scheda film

Regia: Matteo Pellegrini
Sceneggiatura: Giovanna Mori, Matteo Pellegrini e Paolo Rossi
Fotografia: Umberto Manente
Montaggio: Fabrizio Rossetti
Scenografie: Mauro Radaelli
Costumi: Ornella Campanale
Musiche: Mario Mariani
Suono: Mirko Guerra
Italia, 2012 – Commedia – Durata: 99′
Cast: Aleksei Guskov, Eriq Ebouaney, Anita Kravos, Michele Venitucci, Neil D’Souza, Tiziana Catalano, Melanie Gerren
Uscita: 4 luglio 2013
Distribuzione: Eagle Pictures

 Ciak, si immigra

Qual è la differenza tra la televisione spazzatura delle soap realizzate con quattro soldi a fini alimentari e certi filmini amatoriali girati senza arte né parte ma con una buona dose di passione? Nessuna, sembrano volerci dire Matteo Pellegrini e la banda dei suoi cineasti per caso col loro Italian movies.

Un gruppo di immigrati, che lavora come addetti alle pulizie nei teatri di posa in cui viene prodotta l’aberrante serie televisiva Tormenti, una notte trova aperta la porta blindata del deposito delle telecamere. Dilip (Neil D’Souza) ne approfitta per prendere in prestito le attrezzature e regalare ad un amico il filmino per il matrimonio. Mako (Aleksei Guskov) insieme a Ben (Michele Venitucci) ha l’idea di trasformare l’iniziativa del loro amico in qualcosa di più organizzato: riprendere cerimonie di ogni tipo per le varie etnie ormai diffuse in città. All’attività, presto redditizia, si uniscono altri colleghi di lavoro e, quando, in seguito ad una rissa in un matrimonio, rischiano di essere scoperti, gli operatori improvvisati si reinventano, espandendo le mire ed utilizzando gli stessi teatri di posa. Ma, mentre le loro esistenze ritrovano significato e nuovi impulsi, uno di loro non regge la situazione e tradisce, spifferando a Vincenzo (Filippo Timi), il proprietario dell’intera baracca, che cosa accada in realtà di notte. Ma neanche questo riuscirà a fermarli…
L’idea di partenza di Italian movies è a dir poco geniale e, soprattutto attuale, come anche le riflessioni che porta con sé: il contrasto tra una finzione mediocre ed una realtà piena di vita e passione, tra una società grigia come quella occidentale che sguazza in roba quale Tormenti e quella degli immigrati ancora piena di gioia di vivere malgrado tutto, il rapporto tra professionismo ed amatorialità.
Purtroppo però le ottime intenzioni si perdono presto per strada ed il film, complice anche il basso budget di cui ha potuto godere, appare in più punti tirato via, sia dal punto di vista della scrittura che della messa in scena. Alcuni siparietti comici ben riusciti, come le scene dell’orrenda fiction, si alternano ad altri poco efficaci ed anche l’evoluzione narrativa appare stanca e (s)forzata, quali alcuni personaggi non proprio delineati alla perfezione.
Come se Pellegrini, al suo esordio nel lungometraggio, si fosse voluto adagiare sulla sola idea forte alla base della sua opera e su un cast importante, sul quale spicca il grande Aleksei Guskov. Ma, caro Matteo, tutto ciò purtroppo non basta. Alla prossima! 

Voto: 5

Paolo Dallimonti