Scheda film
Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Gustav Hofer, Luca Ragazzi
Fotografia: Michele Paradisi
Montaggio: Desideria Rayner
Musiche: Santi Pulvirenti
Italia/Germania, 2011 – Documentario – Durata: 75
Uscita: 11 novembre 2011/4 gennaio 2012
Distribuzione: Zalab
Sale: 1
Chist’è ‘o paese d’ ‘a sòla
Li avevamo lasciati in attesa del loro matrimonio come coppia “Di.Co” che si sarebbe celebrato nel 2030, dopo l’avvento dell’improbabile Papa Sebastiano I. Sono passati poco più di quattro anni da quando ce l’avevano prospettato in Improvvisamente l’inverno scorso ed in questo tempo l’Italia è sempre più attanagliata dalla crisi economica che imperversa nel pianeta. In occasione del trasloco dopo poco più di un lustro di permanenza nella stessa casa in località Pigneto a Roma, la solida coppia gay formata da Luca Ragazzi e Gustav Hofer ne approfitta per chiedersi, soprattutto su insistenza del secondo, se non sia il caso di lasciare questo paese derelitto, come hanno già fatto alcuni loro amici, magari alla volta della più florida Berlino. Ma Luca non ci sta: Gustav è alto-atesino e, col suo buffo accento alla Messner, non può dirsi veramente italiano… come può capire? Perciò partono per un viaggio/scommessa lungo sei mesi su di una 500, per comprendere quanto e perché valga ancora la pena restare qua.
Prima tappa è Torino, dove Mary Epifania, operaia FIAT, racconta le difficoltà quotidiane; quindi si va ad Omegna, alla ex fabbrica Bialetti, chiusa per spostare la produzione nella più redditizia Romania; subito dopo ecco il Lago di Como, davanti a villa Clooney, per lasciare al bel George la caffettiera Bialetti che lui avrebbe affossato facendo pubblicità alla concorrenza; poi parla Carlo Petrini, fondatore di “Slow Food”, che, pur esaltando la nostra “convivialità”, sfata il mito dell’arte culinaria italiana, spiegando come in fondo ogni paese abbia, almeno per se stesso, la miglior cucina del mondo. Salto al Sud a Rosarno, dove Giuseppe Pugliese dell'”Osservatorio Migranti Africalabria” si prodiga per migliorare le penose condizioni dei lavoratori immigrati che lavorano nei campi alla raccolta dei pomodori. Di nuovo si torna a Milano, per il convegno “In mutande ma vivi”, organizzato dall’entourage berlusconiano al fine giustificarne gli eccessi, al quale si lega per affinità l’intervista a Lorella Zanardo, co-autrice del documentario Il corpo delle donne, col quale gira le scuole per combattere lo sfruttamento dell’immagine femminile, sport ampiamente praticato da molti anni qua da noi. Si scende un po’ verso Rimini, dove i russi l’estate hanno ormai soppiantato i tedeschi per afflusso turistico, quindi eccoci a Predappio, paese natale di Mussolini, dove spopola il revival anticostituzionale del Fascismo.
È ancora la volta di Milano, per l’inizio del processo per il Ruby-Gate al solito Silvio Berlusconi, mentre un salto all’Italia in miniatura ancora a Rimini è il pretesto per riflettere di nuovo sul curioso popolo italiano. A Napoli l’attrice Loredana Simioli mette in burletta l’annoso problema della spazzature in città, mentre nel Casertano Francesco Pascale di Legambiente ci illustra la raccolta differenziata come possibile soluzione ai cumuli d’immondizia che soffocano la Campania. Più giù a Bivona, Ignazio Cutro, imprenditore contro la mafia vuole rimanere nella sua Sicilia, nonostante gli abbiano fatto terra bruciata intorno e sia sotto scorta, quindi Luca gioca la carta del saggio Andrea Camilleri, che incita alla difesa delle proprie idee e depreca la fuga, poiché lo spazio che lasceremmo scappando verrebbe subito occupato da ciò da cui stiamo fuggendo. È poi il turno di Acitrezza, dove si può respirare il ritmo lento dei pescatori, e di Giarre, che ospita numerosi ecomostri, edifici lasciati incompiuti in nome della speculazione edilizia, di cui ci parla Claudia D’Aita del festival “Incompiuto siciliano”.
A Capo Rizzuto c’è Carla Girasole sindaco che cerca di realizzare soltanto “buona amministrazone”, ricevendo solo intimidazioni. A Bari, Niky Vendola, governatore della regione Puglia e all’Abbazia di Pulsano, padre Fedele, priore, sono due facce, una laica e l’altra religiosa, della stessa medaglia.
Giunti alla fine del tour lungo questa mediocre Italietta, Luca e Gustav prenderanno una sofferta decisione…
Il formidabile duo di documentaristi ancora una volta ci consegna un ritratto impietoso del nostro paese, ma sincero e reale come una TAC che riscontri nel paziente un brutto male. Ogni lato buono di quest’Italia sembra essere solo la controparte di un altro negativo o viceversa e, per quanto cerchino di buttarla sull’ironia, la diagnosi è spietata. Tra simpatiche animazioni, qualche licenza cinefila (come l’incubo felliniano di Luca che rimanda ad 8 e ½) e sfoggiando un’invidiabile serie di cinquecento coloratissime, Luca e Gustav si sono autoritratti alle prese con i molti mali e le poche cure – spesso “omeopatiche” – della nostra nazione.
Il risultato è un brillante road-movie che per un’ora e un quarto dispensa piacevole satira, ricco di domande ed avaro di risposte, che lascia nello spettatore un senso di inquietudine, ma anche un tenue filo di speranza.
RARO perché… come disse qualcuno, “i panni sporchi si lavano in casa”, non al cinema aggiungiamo noi…
Note: dopo un pellegrinaggio nei festival all’estero, tra Zurigo, Annecy e Rio, comincia un tour in autodistribuzione l’11 novembre 2011 da Caserta, mentre con l’inizio del 2012, il 4 gennaio, il film debutta per almeno una settimana al cinema Fandango di Roma. Il documentario inoltre il 21 settembre 2011 è andato in onda su RaiTre in seconda serata nella sua versione breve dal titolo Cercasi Italia disperatamente e dal 26 dicembre 2011 è disponibile in download digitale su iTunes. Ulteriori informazioni QUI.
Voto: * * *½
Paolo Dallimonti