Scheda film
Regia: Roberto Bontà Polito
Soggetto: Roberto Bontà Polito e Fabrizio Nardi
Sceneggiatura: Alessandro Riccardi e Brando Currarini
Fotografia: Roberto Lucarelli
Montaggio: Andrea Santoro
Scenografie: Flaviano Barbarisi
Costumi: Annalisa Ciaramella
Musiche: Sandro Di Stefano
Suono: Ignazio Vellucci
Italia, 2014 – Horror – Durata: 87′
Cast: Alessandro D’ambrosi, Gianni Capaldi, Laura Sinceri, Noemi Giangrande, Rosaria De Cicco, Antonio Addati, Francesco Perciballi
Uscita: 19 febbraio 2015
Distribuzione: ONE 7 Movies
Sale: 1
Lasciate che i bambini vengano a me
Marta (Laura Sinceri), incinta di poche settimane, torna insieme al marito Alessandro (D’ambrosi) nel paese di San Lupo, nel beneventano, in occasione della morte del nonno. Qui ritrova la sorella Veronica (Noemi Giangrande), la zia Giovanna (Rosaria De Cicco) ed anche Andrea (Gianni Capaldi), l’amico di un tempo ormai diventato sacerdote. Strani fatti stanno accadendo nel piccolo centro abitato: molti bambini spariscono infatti nel nulla. La polizia, praticamente assente, brancola nel buio, mentre la gente sa, anche se non dice: la colpa andrebbe ricercata nella “Janara”, ossia la leggenda di un’antica strega che, condannata al rogo mentre era in attesa di un figlio, avrebbe maledetto tutta la discendenza del luogo. Mentre le sparizioni si susseguono ed i sogni di Marta si fanno più cupi ed inquieti, la donna inizia a sospettare che lei e la sua famiglia non siano del tutto estranee alla vicenda…
Janara è l’ennesima, brillante conferma della strada giusta da seguire per l’horror nostrano, già intuita circa quarant’anni fa da Pupi Avati. Anche se Mario Bava addossava lo scarso successo del genere da noi proprio per essere “il paese del sole”, la nostra penisola, dal lungo passato di dominazioni e mescolanze culturali, ha visto fiorire storie e leggende in quantità che farebbero la fortuna di ogni sceneggiatore. Come i recenti Native di John Real e Controra – House of shadow di Rossella De Venuto, anche Janara si ispira ad una tradizione locale, in tal caso del beneventano: tra “Dianara”, ovvero “sacerdotessa di Diana”, o “Janua”, ossia “porta”, dinanzi alla quale si metteva una scopa o, come racconta la pellicola, un bicchiere di sale per distrarla, la strega in questione ha popolato per secoli le fantasie della gente del luogo.
Roberto Bontà Polito, al suo esordio nel lungometraggio, gira un film indipendente, realizzato con pochissimi soldi, ma estremamente dignitoso, anche nei suo minimi effetti speciali (curati comunque da Sergio Stivaletti). Cosa insolita e non da poco per una pellicola di genere nostrana, il regista è riuscito a contornarsi di attori almeno credibili, tra i quali spiccano la protagonista Laura Sinceri e l’inossidabile Rosaria De Cicco, che ricordiamo nei film di Ozpetek.
Janara è un horror riuscito che vive di momenti molto interessanti ed intensi, come i sogni della protagonista o lo sfogo d’isteria collettiva della gente del paese, e che rispetta giustamente ed onestamente tutti i topoi dell’horror: qualche falsa pista, la rivelazione finale ed infine l’ultimo colpo di scena, addirittura dopo i primissimi titoli di coda, come usava fare un tempo Dario Argento.
RARO perché… è un piccolo film horror.
Note: il film esce solo al cinema Torrevillage di Torrecuso (BV).
Voto: 6 e ½
Paolo Dallimonti