Dai nostri inviati Vito Casale e Paolo Dallimonti…
Key of life / Kagi-dorobô no mesoddo (Kenji Uchida). Un attore sfigato, dopo un tentativo di suicido, scambia volontariamente la propria identità con un uomo che è appena scivolato accidentalmente sul pavimento di un bagno pubblico perdendo la memoria. La nuova identità è però quella di uno spietato e richiestissimo sicario a pagamento e mantenerla non sarà semplice. Mentre il malcapitato cercherà di ritrovare i propri ricordi, la vicenda si complicherà con una giovane ragazza che ha deciso di sposarsi, senza sapere ancora chi, il cui cammino si intersecherà col suo. Ma non tutto in realtà è esattamente come sembra… Emerso dal lontano 2012, il film è stato anche oggetto di remake in Corea del Sud nel 2016 come Lokki. Imprevedibile, graziosa persino poetica e molto divertente commedia gialla, il film di Uchida stupisce di continuo nel suo lungo racconto e, quando sembra imboccare la strada più semplice, ecco che fa sorprendentemente inversione di rotta. Cardiologico. Thrilling experience. Voto: 8 (PD)
The girl from the other side / Totsukuni no Shoujo ( Yutaro Kubo e Satomi Maiya). Dieci minuti di pura poesia senza parole per la storia di una ragazzina che in un mondo misterioso diviso in due “lati” convive con una guardiano demoniaco. Tra i due c’è un profondo legame, ma quando lei cercherà di uscire dalla loro casa, l’incantesimo sembrerà spezzarsi… Racconto breve e delicatissimo, dai toni pastello che si muovono nel chiaroscuro, pur concedendosi orniriche esplosioni di colore, il piccolissimo film è pure gioia per gli occhi. Tra due mondi. For Film connoisseur. Voto: 8 (PD)
The great passage / Fune wo amu (Yûya Ishii). Un redattore prossimo alla pensione cerca un possibile sostituto per portare a termine un ambizioso dizionario, “Il grande passaggio”, che comprenda tutto, anche gli ultimi neologismi. Lo troverà nel timidissmo Mitsuya Majime, che nel corso di molti anni non mollerà mai fino alla fine il progetto contro tutto e tutti. Dal lontano 2013 un film che solo i giapponesi avrebbero potuto realizzare: la storia creazione di un dizionario (!). Ritmato e divertente, il film intrattiene e conquista per oltre due ore di durata in un misto di parole (tante!) e immagini.. Enciclopedico. Heartwarming story. Voto: 8 (PD)
Li’l spider girl / Wasurenagumo ( Toshihisa Kaiya). Dal 2012 un cortometraggio televisivo che si ispira in parte al mito di Aracne. Un collezionista di libri risveglia aprendo un libro una strana creatura, metà ragno e metà bambina. La nipote del proprietario di casa lo aiuterà a non rimanerne vittima, ma l’impresa si rivelerà più difficile del previsto… Tenerissimo, ma al tempo stesso impietoso, il piccolo film colpisce per la sua poesia, ma anche per la sua crudeltà, in un mondo in cui metaforicamente donne-mostro e uomini ammaliati dal loro fascino hanno la meglio sulle altre donne. Thrilling experience. Voto: 7 e ½ (PD)
One night / Hitoyo (Kazuya Shiraishi). Una madre uccide, investendolo, il marito ubriaco che usava violenze su tutta la famiglia. Torna a casa dopo 15 anni e deve confrontarsi con i figli che, pur per il loro bene, aveva abbandonato… Dramma potentissimo sul mestiere più difficile del mondo: quello di essere genitori. Affrontato attraverso più sfaccettature e più storie e personaggi, tra sensi di colpa, rimpianti, possibili errori, il film parla a tutti e a voce stentorea. Imperdibile. For Film connoisseur. Voto: 7 e ½ (PD)
Tsukiji wonderland (Shôtarô Endô). Un documentario del 2016 che racconta l’antichissimo mercato del pesce di Tokyo, Tsukiji, dove grossisti intermediari rivendono pesce di qualità prestando estrema attenzione alle esigenze dei loro clienti. Fondamentale per chef e ristoratori, il luogo, quasi sacro, ha impugnato anche la missione di (ri)educazione alimentare nei confronti della popolazione, soprattutto quella più giovane. Raccontato con ritmo per quasi due ore, il film affascina e mette l’acquolina in bocca. Ittico e gastronomico! For Film connoisseur. Voto: 7 e ½ (PD)
Dance with me / Dansu wizu mî (Shinobu Yaguchi). Una impiegata, dopo essere stata ipnotizzata per sbaglio da un ciarlatano, si ritrova costretta a cantare ogni volta che sente una melodia, compresa ad esempio la suoneria del cellulare. Insieme ad un’altra vittima dell’uomo dovrà rintracciarlo per tornare alla normalità… Le idee al nuovo cinema giapponese non mancano affatto e in questo musical suo malgrado, coloratissimo ed ipercinetico e già passato al Far East 2020, non manca neanche il divertimento. Basta solo lasciarsi trascinare dalle immagini e … dalle musiche! Musicalmente… ipnotico! Energy booster! Voto: 7 (PD)
Lady maiko / Maiko wa redî (Masayuki Suo). La giovane Haruko vuole diventare una geisha e si reca presso una Casa del Té per iniziare il lungo percorso. Portatrice di un segreto, verrà presa sotto le cure di un professore conquistato dal suo peculiare accento. Ma la strada sarà lunga… Sorta di My fair lady con variante “geisha”, il film è un coloratissimo musical che, nella sua lunga durata oltre le due ore, ci accompagna in un universo che non può non affascinare e intrigare noi occidentali. Al servizio… dello spettatore. Energy booster! Voto: 7 (PD)
Project dreams – How to build Mazinga Z’ hangar (Tsutomu Hanabusa). Uno studio di ingegneria decide di portare avanti la propria divisione “fantastica” progettando e realizzando l’hangar da cui nella finzione emergeva il robot Mazinga Z… Folle come solo i giapponesi sanno essere, questo recentissimo film colpisce e stupisce proprio per la delirante idea e per l’altrettanto delirante modo in cui è diretto e recitato. Una sorta di fumetto vivente, virtuosistico ed eccessivo, con rumori e situazioni assolutamente irrealistici, ma in un mondo che più reale non si può. O quasi. O lo si ama o lo si detesta. Un vero e proprio colpo di fulmine! Energy booster! Voto: 7 (PD)
Cafè Funiculi Funicula / Kohi ga Samenai Uchi Ni (Ayuko Tsukahara). Nel bar di famiglia dove lavora Kazu, si può viaggiare nel tempo, rispettando alcune semplici regole, tra cui quella di prendersi un caffè che, finché sarà caldo, garantirà al “passeggero” la propria permanenza nella dimensione temporale prescelta. Ma la nostra vita è tutta nel presente… Fantasioso come un manga, il film ci trasporta in mezzo ad atmosfere sognanti e considerazioni filosofiche tutt’altro che leggere, citando perfino, probabilmente in maniera involontaria, lo Stefano Benni de “Il bar sotto il mare”. Caffeonirico. Sparkle of love. Voto: 6 e ½ (PD)