Scheda Film
Regia: Colin Trevorrow
Sceneggiatura: Colin Trevorrow e Derek Connolly
Fotografia: John Schwartzman
Montaggio: Kevin Stitt
Scenografie: Ed Verreaux
Costumi: April Ferry, Daniel Orlandi
Musiche: Michael Giacchino
Effetti Speciali: Industrial Light & Magic
USA, 2015 – Avventura/Fantascienza – Durata: 124’
Cast: Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Ty Simpkins, Vincent D’Onofrio , B. D. Wong, Nick Robinson, Irrfan Khan, Omar Sy
Uscita: 11 Giugno 2015
Distribuzione: Universal Pictures Italia
Sharknado Park
C’era proprio bisogno di un nuovo Jurassic Park? Il parco divertimenti più famoso al mondo aveva bisogno di essere attualizzato? Forse no, ma il botteghino esige il suo blockbuster estivo. Speriamo almeno che il gruzzolo di dollari incassati da questa avventura, una specie di “Sharknado” di serie A, possa andare a foraggiare la ricerca di idee, che sembrano essere svanite da qualche anno a questa parte in quella Hollywood tanto nominata e glorificata.
Isla Nublar. A più di 20 anni dalla “non” inaugurazione del “Jurassic Park” spielberghiano (1993), troviamo il nuovo parco di attrazioni faunistiche dell’era preistorica, il Jurassic World. Tecnologico e all’avanguardia, questo angolo di paradiso dei dinosauri viene gestito dalla Masrani Corporation, che è alla continua ricerca di nuovi esemplari di dinosauro per rinverdire l’interesse da parte dei visitatori. L’Indominux Rex, un ibrido, sarà la nuova attrattiva che porterà notorietà e grandi incassi. La responsabile del progetto, Claire Dearing, (Bryce Dallas Howard, Lady in the Water – 2006) ha delle serie difficoltà nella gestione del nuovo esemplare. Scaltro ed estremamente intelligente, quest’ultimo fugge dalla propria recinzione. Il responsabile dell’addestramento dei Velociraptor, Owen Grady (Chris Pratt, Guardiani della Galassia – 2014), aiuta la giovane donna nella ricerca e nella cattura di questa prorompente forza della natura, che sta cercando il proprio habitat ed un mondo da conquistare. Ne consegue che l’altalenarsi di situazioni adrenaliniche, dove la paura si miscela con l’ironia, siano il fulcro della narrazione ed il punto di forza della pellicola. In questi avventurosi scenari i veri protagonisti non sono gli essere umani. Un Tirannosauro Rex, un Mosasauro, gli alati Pteranodonti e quattro temutissimi Velociraptor (con tanto di nome di battesimo: Blue, Charlie, Delta ed Echo) sono gli attori, perfettamente nella parte, che recitano sul palco del Jurassic World.
Colin Trevorrow, praticamente all’esordio, dirige ed esegue il compitino affidatogli dalla produzione. Non vi sono particolari spunti registici, né tantomeno passaggi di sceneggiatura (lo stesso Colin Trevorrow e Derek Connolly) degni di segnalazione. Tutto è concentrato sul puro intrattenimento. Sicuramente il parco risulta spassoso e divertente, ma forse Steven Spielberg, che qui è produttore esecutivo, arranca come aveva fatto con l’ultimo capitolo di Indiana Jones (Il Regno del Teschio di cristallo – 2008). Jurassic World è un passo indietro rispetto alla versione più matura delle sue opere, dove l’aspetto favolistico incontrava l’horror con una veridicità che stava galla. Poco curato è anche l’aspetto relativo all’infanzia, fondamentale nel cinema del papà di E.T. (1982). In Jurassic Park, i nipoti di Hammond (il fondatore del parco, il compianto Richard Attenborough) se la cavano in mondo ostile ed impossibile anche per un adulto. In Jurassic World, i due baby protagonisti non sono caratterizzati ed agiscono attraverso comportamenti insensati.
Elementi intriganti e scene stimolanti, che alzano l’asticella del gradimento, sono quelle dove si ci aggancia al primo capitolo delle serie, con dei rimandi nostalgici e autoreferenziali. Si respira un aria più autentica e meno take away. Anche le scene in cui ci si prende meno sul serio innescano la scintilla dell’entertainment puro.
Gli scontri tra dinosauri di nuova e vecchia data sono estremamente coinvolgenti. Si salta sulla poltrona grazie anche all’aiuto degli effetti sonori. Il ruggito dei mostri giurassici ti entra fin nelle ossa.
Durante tutta la durata del film vengono sviluppati due importanti sotto testi che innalzano il livello del pensiero e delle valutazioni. L’originale (la natura come la conosciamo) meglio del nuovo (estremizzazione della ricerca/mutazioni genetiche). Non per forza una novità deve essere portatrice di benessere. Il normale andamento della natura è portatore di stabilità ed armonia. Tra l’uomo ed essa vi è comunicazione.
Troviamo anche una dichiarata propaganda verso il militarismo. Dinosauri progettati come armi letali per distruggere il nemico. Esseri perfetti, che si possono paragonare alle Intelligenze Artificiali. Entità senza una vera e propria natura, che si difendono da chi non conoscono e distruggono tutto per conquistare la leadership. Una sorta di potere assoluto reclamato come diritto di nascita (per intenderci vedi personaggio di Ultron nell’ultimo film sugli Avengers – 2015).
Il lavoro tecnico svolto dell’intera “Crew” degli effetti speciali è stupefacente. (Industrial Light & Magic).
Lo studio, dal quale si controlla tutto il parco, è una grande platea che ricorda quella della Nasa di Apollo 13 (1995).
Pollice verso il basso invece per le prove attoriali. Sinceramente poco supportate dalla sceneggiatura, ma comunque scialbe. Chris Pratt e Bryce Dallas Howard vestono dei ruoli stereotipati e scontati.
Jurassic World è un super moderno parco giochi. Sembra di salire su delle fantastiche montagne russe, dove però si ha anche la sensazione che manchi qualcosa di speciale e magico. Adatto alle nuove generazioni, che cercano l’emozione facile, veloce ed effimera. La famiglia, il senso di paternità ed una drammaturgia appena più consistente, insomma il classico film per tutti, avrebbe messo veramente tutti d’accordo.
Voto: 6
David Siena