La cena dei cretini nasce come piéce teatrale nel 1994, ad opera dello stesso Veber, il quale ne crea una riduzione cinematografica nel 1998, che solo oggi arriva nelle sale italiane.
Il film tratto dalla commedia è un divertentissimo concatenamento di gag, situazioni paradossali e feroci satire nei confronti del protagonista, il cretino fortemente caratterizzato.
Il meccanismo è quello da avanspettacolo, il comico e la spalla, attorno ai quali ruotano personaggi più o meno caratterizzati che contribuiscono in maniera spesso determinante alla riuscita comica delle gag presentate.
Dopo un inizio più cinematografico, girato soprattutto in esterni, utile a presentare i personaggi ed il loro significato, la scena si sposta in una stanza di appartamento, per rimanervi sino alla fine, creando un senso di palcoscenico che recupera la teatralità della storia e la sposta sullo schermo mutuandone anche i tempi e le pause.
L’interpretazione del comico, il protagonista, è da lacrime agli occhi per le risate che riesce a strappare a più riprese, alternando momenti di tragedia che volgono in farsa in pochi secondi, dando appena il tempo di tirare il fiato tra una risata e l’altra.
Tecnicamente non è un gran film, non è un capolavoro di regia, ma assolve in maniera assolutamente perfetta il compito di divertire gli spettatori, che vengono portati per mano da comico e spalla nel percorso tra le gag esplosive di cui è farcita la storia.
Un paio d’ore di puro divertimento.

Acerbi Sergio