Scheda film
Regia: Goro Miyazaki
Soggetto: Tetsurô Sayama, dal fumetto di Tetsuro Sayama, Chizuru Takahashi
Sceneggiatura: Goro Miyazaki, Keiko Niwa
Fotografia: Astsushi Okui
Musiche: Satoshi Takebe
Suono: Kôji Kasamatsu
Giappone, 2011 – Animazione/Drammatico – Durata: 91′
Cast di voci: Masami Nagasawa (Giulia Tarquini), Iunichi Okada (Lorenzo De Angelis), Jun Fubuki (Roberta Paladini), Keiko Takeshita (Aurora Cancian), Nao Omori (Roberto Draghetti)
Uscita: 6 novembre 2012
Distribuzione: Lucky Red
Una collina affacciata sul mare
“Il mare va, il mare viene”, Hayao Miyazaki
L’ultima creazione dello studio Gibli, La collina dei papaveri, non deluderà le aspettative degli amanti del genere. È il 1963, siamo ovviamente in Giappone, il Giappone del boom economico, c’è una collina, due ragazzi nostalgici del passato che si innamorano delicatamente, e c’è il mare, protagonista indiscusso di molte pellicole di Miyazaki.
Il mare che dà, il mare che toglie. In questo caso il mare si è portatto via il padre della protagonista, la giovane Umi, la quale, dalla sua vecchia casa in collina, osserva ogni mattino l’orizzonte innalzando la bandiera dei marinai che mostra le lettere U e W (Buon Viaggio), sperando nel ritorno del genitore. E sempre attraverso il mare conoscerà Shun, caporedattore del giornale scolastico, amico, forse amore, con il quale compierà un inaspettato viaggio a ritroso nelle proprie origini.
Devozione, delicatezza, ribellione, nostalgia.
Umi e Shun si trovano alle porte di una nuova Era e al tempo stesso a vivere un periodo in cui qualcosa sta per essere perduto: l’importanza della cultura, delle tradizoni, del passato. La metropolitana ancora non è stata costruita ma le strade aumentano costantemente, insieme alle automobili e alle persone, causando un traffico infernale. L’inquinamento inizia a contaminare fiumi e mari, ma non le loro anime, quello è l’importante. Il miracolo della quotidianità, l’attenzione ai piccoli gesti, questo, della pellicola, cattura fin dai primi istanti: Umi che prepara il pranzo o rassetta la casa o quando sale al piano di sopra per innalzare la bandiera.
E poi il silenzio. Il senso del silenzio che Hayao Miyazaki sembra aver miracolosamente trasmesso al figlio Goro. Le cose vanno avanti, i treni aumentano ma Umi vive su una collina incontaminata che si affaccia sul mare; la ciclicità delle stagioni non è perduta, il tempo per una tazza di thè non manca mai e neanche quello per pensare e per piangere. E per innamorarsi, ovviamente. Ci si innamora, come si respira, al ritmo delle onde, morbidamente, a bassa voce. Umi e Shun si guardano tanto mentre tutto intorno a loro scorre velocemente, mentre sono impegnati a difendere i loro ideali, mentre qualcuno cerca violentemente di spingerli in avanti. Dopo la guerra il progresso e dopo il progresso? Si tornerà forse ad ascoltare il rumore del mare? E dentro ad esso si troveranno le risposte fondamentali? I personaggi di questa pellicola raccontano un’integrità ed una purezza di sentimenti tale da far sperare di sì e, come in tutte le pellicole di Miyazaki si fatica a credere che i personaggi siano solo disegnati. Forse, un giorno, ci sarà dato sapere l’ingrediente segreto di questa magia che dura da anni, ammesso che il mistero non sia più affascinante.
Note: il film esce in sala unicamente il 6 novembre 2012.
Voto: * * * *
Laura Sinceri
Alcuni materiali del film: