Scheda film
Regia, Soggetto e Sceneggiatura: James DeMonaco
Fotografia: Jacques Jouffret
Montaggio: Todd E. Miller
Scenografie: Sharon Lomofsky
Costumi: Elisabeth Vastola
Musiche: Nathan Whitehead
Suono: Jason Fryberg
USA/Francia, 2016 – Azione/Horror/Fantascienza – Durata: 105′
Cast: Frank Grillo, Elizabeth Mitchell, Mykelti Williamson, Joseph Julian Soria, Betty Grillo, Terry Serpico, Edwin Hodge
Uscita: 28 luglio 2016
Distribuzione: Universal Pictures
La Notte del Giudizio 3 – Election Year è l’ultimo capitolo di una fortunata trilogia che racconta 12 ore di puro terrore legalizzato. In un’America non tanto futurista, i Padri Fondatori che la governano hanno deciso di eleggere un giorno dell’anno in cui tutti, compresi gli adolescenti, possono sfogare la propria rabbia senza che la polizia li fermi. Questo giorno serve per purificare l’odio animale che contraddistingue l’uomo e permettergli quindi di sfogare il suo desiderio di uccidere. Naturalmente lo scopo populista è quello di abbattere il crimine, permettendo a tutti di commetterlo solo in quel particolare giorno. In realtà lo scopo è il controllo sulla popolazione, che a quel punto diventa strumento per il senso di colpa di un branco di politicanti assassini e depravati. Solo una donna, la senatrice Charlie Roan, si oppone a questa barbarie, anche perché, quando era piccola, la sua famiglia fu massacrata da uno psicopatico proprio nel Giorno del Giudizio. Ovviamente. i padri fondatori la vogliono morta, visto che non riescono a contrastarla politicamente. Il vento sta cambiando e la popolazione comincia a considerare il giorno del giudizio superato. Per fermarla, quindi, decidono di colpirla proprio in quel giorno. Solo il capo della sua sicurezza, insieme ad altri malcapitati, cercherà di proteggerla.
La violenza di questo film ha uno scopo preciso e per questo è meno pesante di altri thriller simili, che spesso finiscono nel truculento. In realtà, sia i dialoghi che le scene d’azione, rispettano i canoni dei migliori film del genere e se anche gli attori non si sforzano particolarmente, l’idea non è banale nella sua realizzazione e la trama diventa godibile e interessante per tutte le implicazioni che sottende.
Voto: 7 e ½
Fulvio Caporale