Dodici i titoli inediti che concorreranno al Premio del Pubblico all’interno delle due sezioni principali dedicate alle migliori novità del cinema spagnolo e d’oltreoceano inedito in Italia: la Nueva Ola del cine español e la Nueva Ola Latinoamericana.
La Nueva Ola – Festival del cinema spagnolo e latinoamericano è un evento ideato, prodotto e organizzato da EXIT Media e riceve il sostegno dell’Ufficio culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia, Direzione Generale Cinema e Audiovisivo (Ministero di Cultura), Acción Cultural Española, Regione Lazio, IILA – Instituto Italo-Latinoamericano, Ufficio del turismo spagnolo, Instituto Cervantes di Roma, la Real Accademia di Spagna a Roma, e le ambasciate di Perú, Argentina, Bolivia, Costa Rica, Messico.
Neisi: La fuerza de un sueño (Daniel Yépez Brito). La storia di Neisi Dajomes, la prima donna ecuadoriana a vincere una medaglia d’oro olimpica ai giochi di Tokyo 2020/21. Figlia di genitori colombiani, fuggiti alla violenza del loro paese, la ragazza ha risposto ai mille problemi della sua vita (la povertà, la morte di un fratello e poi della madre) con la tenacia negli allenamenti e la voglia di cambiare il suo destino, pur in un paese che l’ha aiutata solo fino ad un certo punto. Il film cattura lo spettatore fin da subito, per la dolcezza e allo stesso tempo la forza di Neisi, e ci accompagna con lei dagli esordi fino alla sospirata medaglia, coinvolgendoci e commuovendoci continuamente, lasciando senza fiato, anche grazie alle canzoni dedicate in patria all’atleta che fanno da colonna sonora. Un documentario esemplare per una storia e una donna esemplari. Il film riceverà il Premio IILA-Cinema, rivolto ai giovani talenti del cinema centro-sudamericano, promosso dall’Organizzazione Italo-latinoamericana di Roma. Voto: 8
Memorias de un cuerpo que arde (Antonella Saudasassi). Premiato a Berlino con il Premio del Pubblico nella sezione Panorama, è un delicato racconto dove si intrecciano poeticamente le storie di tre donne cresciute in Costa Rica in una società machista e repressiva. Il film nasce come conversazione immaginaria con le nonne della regista, in cui si affrontano argomenti intimi mai esplorati prima d’ora. Incarnate tutte dall’attrice Sol Carballo, queste voci narrano storie vere e dolorose di aspirazioni soffocate, violenza e abusi subiti. Un racconto costruito con molta teatralità – in senso buono – e con un pizzico di ironia, partendo da un meta-cinematografico inizio dietro le quinte, con la stessa regista che si chiama in causa. Quello che dovrebbe essere una storia personale diventa così universale, parlando al mondo e al pubblico intero. Voto: 7 e ½
Samsara (Loisa Patiño). Il regista, astro nascente del cinema d’autore spagnolo, affronta il tema della reincarnazione in chiave di buddhismo tibetano. Il film girato in 16mm permette a Patiño di confezionare, attraverso effetti cromatici e viraggi, un vero e proprio trip allucinatorio, che visualizza la fase che intercorre tra il trapasso e la rinascita di una nuova vita. Un viaggio dal Laos a Zanzibar, dai monaci tibetani che accompagnano un’anima in transito nel bardo alle donne che lavorano nelle fattorie di alghe, per una pellicola estremamente spirituale che chiede solo di affidarsi a lei e lasciarsi trasportare. Lievemente. Voto: 7
Dal nostro inviato Paolo Dallimonti