Scheda film
Titolo originale: Vivir es fácil con los ojos cerrados
Regia, Soggetto e Sceneggiatura:  David Trueba

Fotografia: Daniel Vilar
Montaggio: Marta Velasco
Scenografie: Pilar Revuelta
Costumi: Lala Huete
Musiche: Pat Metheny
Suono: Álvaro Silva
Spagna, 2013 – Commedia – Durata: ‘
Cast: Javier Cámara, Natalia de Molina, Francesc Colomer, Ramon Fontseré, Rogelio Fernández, Jorge Sanz, Ariadna Gil
Uscita: 8 ottobre 2015
Distribuzione: Exit Media

Sale: 24

“Il quinto Beatle”

Antonio (Javier Cámara) è un professore di inglese ed ama insegnare la sua materia ai propri ragazzi grazie alle canzoni dei Beatles. È il 1966, siamo nella Spagna ancora sotto la dittatura franchista e John Lennon è in Almeria per girare Come ho vinto la guerra di Richard Lester. Tutto il mondo si chiede se forse il cantante abbraccerà la carriera d’attore o se mai il quartetto di “scarafaggi” stia per sciogliersi.
Antonio ha per John invece un quesito fondamentale: perché sulle copertine dei dischi non ci sono i testi delle canzoni, così da poterle studiare meglio? Parte quindi per un weekend decisivo al fine di raggiungere il set delle riprese. Viaggerà insieme a Juanjo (Francesc Colomer), un adolescente fuggito di casa, e a Belén (Natalia De Molina), una ragazza che sta scappando dal suo destino.
Per tutti sarà un viaggio che cambierà per sempre le loro vite…
David Trueba, fratello più piccolo del più famoso Fernando, gira un’operazione nostalgia che pone molta carne al fuoco: dalla Spagna franchista ai Beatles, dal potere della musica a Lennon, dal desiderio di rivalsa alla scelta del proprio destino, dai rimpianti fino alla genesi di “Strawberry fields forever”. Condendo il tutto con un grande attore come Javier Cámara, sul quale il film si regge interamente, ed una struggente colonna sonora scritta da Pat Metheny il piatto potrebbe essere cotto a puntino e pronto per essere servito.
Ma, pure se ci lasciamo appassionare alle vicende di Antonio, Juanjo e Belén, per tutto l’andamento della pellicola qualcosa sembra sempre mancare. E cosa manca ad un film che ha fatto incetta di premi Goya ne(miglior attore, miglior attrice rivelazione, miglior regista, miglior colonna sonora originale, miglior sceneggiatura originale e miglior film), forse in assenza di validi concorrenti?
Come in molte pellicole ed altrettante storie, a mancare è la presenza di uno o più validi antagonisti: la controparte di Antonio è Lennon, quella di Juanjo sono il padre e i villici d’Almeria che s’accaniranno sui suoi capelli lunghi, mentre quella di Belén è dentro di lei. Ma non bastano per rendere avvincente un road movie che si rivela essere troppo scritto, procedendo per episodi non sempre interessanti, facendo della malinconia non un punto di forza, ma quasi un peso per la narrazione.
Ne esce fuori così una pellicola “carina”, ma nettamente al di sotto delle aspettative, salvata però almeno in parte dal talento di Javier Cámara, penalizzato dal solito doppiaggio piatto italiano, e che in lingua originale dovrebbe aver fatto letteralmente faville.

RARO perché… è un film originale e delicato, ma senza troppo mordente…

Voto: 6 e ½

Paolo Dallimonti