IL CIRCO DELLE BANALITA’: “L’ACCHIAPPASOGNI”
Quattro amici, dotati di particolari poteri psichici, si ritrovano, durante una breve vacanza sui monti, nel bel mezzo di un’invasione aliena.
Per commentare l’ultimo lavoro di L. Kasdan basterebbe citare la frase che un personaggio pronuncia dopo la morte di un suo amico:”Vacca baldracca”. Tratto dal romanzo omonimo di Stephen King, il film si presenta bene, almeno nella prima mezz’ora, grazie all’ottimo montaggio, la solida costruzione che riesce perfettamente a creare una tensione che potrebbe dar vita a qualcosa di interessante, ma soprattutto perché il film non si fa prendere sul serio, l’ironia attraversa la pellicola, dando luogo ad una sorta di autosatira.
Ma con l’incalzare degli eventi la cosa degenera, pretende serietà, (de)cade nella banalità più assoluta, e nemmeno le simpatiche citazioni (“Alien”, “Apocalypse now”) sono sufficienti a giustificare il pessimo risultato finale. Difatti i personaggi sono portati all’estremo nella loro stereotipia, risultano noiosi perché già conosciuti, peraltro non aiuta la scadente performance degli attori, M. Freeman compreso, la storia diventa pretesto per sfoggiare una baraonda (inutile) di effetti speciali, i passaggi tra le scene sono incredibilmente dozzinali, e infine la regia risulta essere decisamente anonima. L’approfondimento dei personaggi, che viene accennato all’inizio, è poi lasciato alla deriva, rendendo del tutto vano il prezzo del biglietto.
Una curiosità: alla visione è preceduta la proiezione di una puntata di “Animatrix”, la serie di cartoni prodotti ed inventati dai fratelli Wachowski. È stata più piacevole la visione de”L’ultimo volo dell’Osiris” che quella del film.
Andrea Fontana