Scheda film

Regia: Laís Bodanzky
Soggetto: dai romanzi “Mano” di Gilberto Dimenstein ed Eloisa Prieto
Sceneggiatura: Luiz Bolognesi
Fotografia: Mauro Pinheiro Jr
Montaggio: Daniel Rezende
Scenografie: Cassio Amarante
Musiche: Eduardo Bid
Brasile, 2010 – Commedia – Durata: 100′
Cast: Francisco Miguez, Filipe Galvao, Denise Fraga, Zé Carlos Machado, Gabriela Rocha, Gabriel Illanes, Gustavo Machado, Caio Blat, Paulo Vilhena
Uscita: 18 ottobre 2012
Distribuzione: Intramovies Picks
Sale: 14

 I bei tempi andati

Un film sui conflitti adolescenziali ambientato ai giorni nostri in Brasile, in una San Paolo che per dinamiche e modernità potrebbe essere una qualsiasi delle metropoli europee globalizzate. Adattato da una serie di romanzi scritti a quattro mani da Gilberto Dimenstein ed Eloisa Prieto dal titolo “Mano”, è diretto da Laís Bodanzky, regista che ha anche partecipato al film collettivo Invisible World (un progetto sulla rappresentazione dell’invisibilità nel mondo odierno, film a episodi girato a San Paolo, girato tra gli altri da Manoel de Oliveira, Wim Wenders e Theo Angelopoulos). Non è un film concentrato sulla sessualità adolescenziale come poteva essere il controverso Maladolescenza del ’77 diretto da P.G. Murgia, ma un film che osserva le dinamiche degli adolescenti di oggi da un punto di vista più complesso.
In Le cose migliori del mondo il protagonista è appunto “Mano”, che sarebbe il diminutivo di Hermano, un ragazzo di quindici anni nel vortice della sua adolescenza ed in preda a tutte le pulsioni dell’età. Mano, nonostante alcune disavventure familiari, si muove in un contesto sempre protetto; i maggiori rischi li corre quando con la sua bicicletta scorrazza per le trafficate vie di San Paolo da casa a scuola e ogni tanto a lezione di chitarra; ha un fratello, Pedro, un paio di anni più grande, tenebroso, molto sensibile e come se non bastasse con velleità letterarie. I genitori di Mano e Pedro hanno qualche problema, infatti il papà si innamora di un’altra persona e decide di andarci a convivere. I ragazzi non la prendono bene…
Il ritmo della sceneggiatura è incalzante, il soggetto funziona ed i rapporti uomo/donna sono sapientemente equilibrati. La regia è senza fronzoli con buoni spunti e belle soluzioni ad indicare i passaggi temporali. Il montaggio è lineare e le musiche intrise di pop-rock melodico sudamericano sono ben piazzate e assolutamente adatte. Qualche perplessità sul finale…
RARO perché… generalmente i film sugli adolescenti sono pallosi, questo si può guardare.

Voto: * * *¼

Frank Ranno