Scheda film
Regia: Pupi Avati
Soggetto e Sceneggiatura: Pupi Avati e Tommaso Avati, liberamente tratto da “Lei mi parla ancora” di Giuseppe Sgarbi
Fotografia: Cesare Bastelli
Montaggio: Ivan Zuccon
Scenografie: Giuliano Pannuti
Costumi: Beatrice Giannini
Musiche: Lucio Gregoretti
Suono: Pompeo Iaquone
Italia, 2021 – Drammatico – Durata: 90′
Cast: Renato Pozzetto, Fabrizio Gifuni, Stefania Sandrelli, Lino Musella, Isabella Ragonese, Alessandro Haber, Matteo Carlomagno
Uscita: 8 febbraio 2021
Distribuzione: Sky/Vision Distribution

Pupi incanta ancora

Nino (Renato Pozzetto) e Caterina (Stefania Sandrelli) sono sposati da sessantacinque anni e si amano profondamente fin da quando si sono conosciuti. Nino (Lino Musella) e Caterina (Isabella Ragonese)  quando si sono uniti in matrimonio si sono fatti una promessa: quella, grazie al loro grande amore, di essere immortali.

Alla morte di Caterina, la figlia (Chiara Caselli) metterà accanto a Nino uno scrittore non proprio di successo, un ghost writer, che vede in questo lavoro l’occasione della sua vita. Amicangelo (Fabrizio Gifuni), questo il suo nom,e è un uomo divorziato, cinico e profondamente diverso.

Dopo iniziali ed inevitabili incomprensioni, tra i due uomini nascerà un sentimento di profonda e reciproca stima, che porterà Nino a fidarsi del suo collaboratore e Amicangelo a entrare pienamente in quel mondo e ad essere un uomo diverso e forse anche migliore…

Dopo l’ultima incursione nel tanto amato horror due anni fa con Il signor diavolo, interessante ma non del tutto riuscito, Pupi Avati torna ad un altro dei suoi cavalli di battaglia: quel realismo magico, sospeso sulle ambientazioni della bassa padana, che tanto ha caratterizzato le sue opere di maggiore successo, in particolare Una gita scolastica.

“Un autore sa scrivere una sua storia come se fosse la storia di chiunque altro. E la storia di chiunque altro come se fosse propria…”

Avati si immerge nella vera vicenda di Giuseppe Sgarbi, padre di Vittorio ed Elisabetta, da lui raccontata nel libro omonimo e, come l’editor Amicangelo, prende e dà elementi a questa storia. Il risultato è un’opera che va oltre il romanzo, sentimentale, ma non melensa, in cui il sogno si mescola alla realtà e i racconti di una vita si ammantano di quell’alone magico che non fa che conferire universalità ad una storia molto personale.

Continuando ancora, a ottant’anni suonati, la sua crociata di recupero di grandi talenti del cinema italiano per anni mal impiegati, da Diego Abatantuono a Massimo Boldi, da Christian De Sica ad Ezio Greggio, stavolta riesce a sfruttare le enormi qualità di Renato Pozzetto, Giocando sempre in sottrazione su attori che invece hanno fatto dell’esagerazione la propria missione, da abile regista qual è tira fuori tutto il meglio da un grande attore di razza.

Più un film sulla realizzazione del romanzo, che tratta dal romanzo stesso, completato da un cast eccezionale che vede lo straordinario Lino Musella, già apprezzato in Favolacce, e una solare Isabella Ragonese, oltre ad una deliziosa Stefania Sandrelli, malgrado faccia poco più di una comparsata.

Voto: 7

Paolo Dallimonti