Pensare che un regista specializzato in film d’azione come Renny Harlyn, famoso peraltro per essere marito di Geena Davis, potesse riportarci alle atmosfere inquietanti e morbose de l’ Esorcista di William Friedkin era certamente troppo. In verità, la direzione del sequel era stata affidata a Paul Scrhader poi rimosso dalla produzione per l’impronta poco violenta che stava dando al film. “ La genesi ” in effetti è una mega produzione horror che, aldilà di un flebile aggancio con la trama de l’ Esorcista, nulla ha in comune con la pellicola cult del 73. Se nell’ Esorcista la paura era generata dal dettaglio, dall’atmosfera gotica delle case di George Town, dagli effetti sonori da oscar e dalla presenza del male nella vita di ogni
personaggio del film, qui Harlyn si affida soltanto allo splatter e all’ effetto speciale digitale. Nella Genesi non manca assolutamente l’iconografia luciferina, anzi, le croci capovolte, le iene i corvi, le frasi in aramaico abbondano. Ma tutto resta in superficie. Non c’è paura, non c’ è suspence. Manca del tutto “ il clima ” in cui si svolgeva la storia del primo episodio dove il male era raffigurato come l’unico modo per esorcizzare le paure dei tempi. Nella Genesi il tentativo di porre la riconversione di Padre Merrin al centro del film fallisce miseramente, anche se lo scopo principale sembra quello di far trionfare sempre e comunque il bene. “La genesi “ è comunque un film ben diretto. La fotografia è affidata al grande Vittorio Storaro, tra gli sceneggiatori figura lo scrittore Caleb Carr e non più Peter Blatty, scrittore del romanzo originale e sceneggiatore del primo film. Il cast risulta abbastanza scarso per una produzione di alto budget. Stellan Skingsgard è sempre troppo scazzato anche aldilà della caratterizzazione del personaggio che dovrebbe ritrovare la fede perduta. Max Von Sidow, Padre Merrin ne L’esorcista, è ricordato dall’attore soltanto fisicamente. Anche la Genesi così come l’Esorcista si apre in Irak. Qui Merrin vive come archeologo avendo perso la fede in seguito ad alcuni episodi avvenuti in guerra che ne hanno segnato l’esistenza. Perseguitato dai demoni dei nazisti che si annidano nella sua mente, Merrin si reca in un villaggio in Africa dove è stata scoperta una chiesa Bizantina che si rivelerà il regno di Lucifero. Merrin, sullo sfondo di un villaggio” toccato ” dal demonio, si scontrerà con il maligno e ritroverà la fede attraverso l’esorcismo.
Se non altro la Genesi ha il merito di intrattenerci per due ore e di farci capire da dove arrivano le statuette e le medagliette che tanto si notano ne “L’esorcista ” e che lasciano intuire a Merrin, Von Sidow, lo scontro finale con satana che, nel frattempo, si è impossessato della celebre Regan.
Francesco Sapone