Scheda film
Regia: Milena Cocozza
Soggetto: Manetti Bros. e Michelangelo La Neve
Sceneggiatura: Michelangelo La Neve, con la collaborazione di Cristiano Brignola
Fotografia: Francesca Amitrano
Montaggio: Federico Maria Maneschi
Scenografie: Noemi Marchica
Costumi: Ginevra De Carolis
Musiche: Motta
Suono: Lavinia Burcheri
Italia/Argentina, 2019 – Horror – Durata: 117′
Cast: Carolina Crescentini, Andrea Lattanzi, Roberto Citran, Carla Cassola, Pier Giorgio Bellocchio, Riccardo Bortoluzzi, Nathalie Caldonazzo
Uscita: fino al 9 settembre 2020 su Sky Primafila e prossimamente su Sky Cinema

Angeli o fantasmi?

La dottoressa Bianca Valentino (Carolina Crescentini), non rivelando la sua gravidanza per evitare problemi, viene assunta in un ospedale pediatrico per coprire i turni di notte in reparto. Bianca si ritrova immersa in un ambiente che, dietro la sua immagine rassicurante, nasconde un terrificante segreto legato al suo passato di manicomio infantile. Il fantasma di un bambino si aggira tra il letto n. 6 e i corridoi tormentandola e trasformando le sue notti in clinica in un incubo senza fine che, giorno dopo giorno, sta per diventare realtà. Toccherà a lei e al giovane Francesco (Andrea Lattanzi) svelare l’antico mistero nascosto tra quelle mura…

Nato da un soggetto dei Manetti Bros., ormai Re Mida del cinema italiano – attesissimo il loro personalissimo Diabolik – che ha conquistato la giovane regista Milena Cocozza, Letto N.6 segna l’esordio nel lungometraggio della storica aiuto regista dei due fratelli romani. C’è una Roma che non sembra neanche Roma, c’è un edificio inquietante che gronda misteri e segreti da ogni mattone, ci sono degli attori di gran calibro come Carolina Crescentini – splendida e inedita scream queen – Roberto Citran e Carla Cassola. E c’è anche un bambino-rivelazione dal broncio agghiacciante, Riccardo Bortoluzzi, sul quale poggia l’intero film.

Insomma, non c’è niente di nuovo per la costruzione di un buon horror, ma non manca nemmeno nulla, compresi gli innumerevoli meccanismi tecnici e di ripresa appositamente studiati per spaventare lo spettatore. La pellicola di Milena Cocozza, prodotta e scritta insieme a Michelangelo La Neve dai suoi celeberrimi mentori, si presenta come un onesto prodotto di genere dagli echi fulciani, nato sotto i migliori auspici, che fa dell’inevitabile basso budget un punto di forza ed è per di più arricchito da interpretazioni per almeno una delle quali ogni giovane esordiente degno di questo nome non esiterebbe a vendere la propria madre. Reggerà la regista la prova dell’opera seconda?…

Voto: 6

Paolo Dallimonti