Scheda film
Regia: Ana Rocha De Sousa
Sceneggiatura:Ana Rocha de Sousa, Paula Vaccaro e Aaron
Brookner
Fotografia: Hatti Beanland
Montaggio: Tomás Baltazar
Scenografie: Belle Mundi
Costumi: Filipa Fabrica e Belle Mundi
Musiche: Nessi Gomes
Suono: Pedro Marinho
Portogallo/G.B., 2020 – Drammatico – Durata: 74′
Cast: Lúcia Moniz, Sophia Myles, Ruben Garcia, Maisie Sly, James Felner, Kiran Sonia Sawar, Lola & Kiki Weeks
Uscita: 6 maggio 2021
Distribuzione: MioCinema

Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire

Bela (Lúcia Moniz) e Jota (Ruben Garcia) sono due immigrati portoghesi in Inghilterra con tre figli, di cui una affetta da sordità. Se la passano male economicamente e, non riuscendo neanche ad acquistare un nuovo apparecchio acustico per la figlia, chiedono aiuto ai servizi sociali. In cambio, poiché proprio la stessa bambina presenta dei lividi sospetti sul corpo, si vedono portare via l’intera prole. Con l’aiuto di una ex-assistente sociale che ben conosce i contorti ingranaggi del sistema, i impegneranno in una battaglia dalle prospettive incerte per riavere i propri bambini…

Presentato presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2020 nella sezione Orizzonti, dove ha vinto il Premio Speciale della Giuria e il Leone del Futuro per la migliore opera prima, e alla Festa del Cinema di Roma dello stesso anno all’interno della competizione parallela “Alice nella città”, il debutto della regista portoghese, già attrice di serie televisive e autrice di cortometraggi, è un duro attacco ai servizi sociali britannici. Ana Rocha De Sousa, ispirandosi ad un vero fatto di cronaca, smonta tutte le assurdità di un’organizzazione troppo rigida e autoreferenziale, alludendo blandamente alla possibilità di un sistema malato e viziato, come ad esempio emerse qui da noi a Bibbiano nel 2019.

Il film è scritto in maniera superlativa ed è ben diretto, mettendo in evidenza tutte le storture ed arrivando a metterle in conflitto, facendole deflagrare. E gli interpreti, tutti bravissimi, ci coinvolgono in una storia estremamente realista e “didattica”.

Alla fine nessuno vuole adottare la bambina sorda, poiché “difettata”, ma i suoi genitori, con cui starebbe più che bene, la desiderano eccome; mentre il più grande riesce a fuggire dall’istituto dov’era finito, a contattare i genitori e a nascondersi ai servizi che ufficialmente se lo sono perso. La messa in scena garantisce grossa empatia nei confronti della famiglia, che in partenza appare problematica e “sospetta”, per poi rivelarsi una compagine di poveri cristi con difficoltà piuttosto comuni.

Non riusciranno a recuperare la più piccola per il momento, ma avranno vinto 2 a 1, facendo fare alla controparte una figura barbina che ne mette in luce tutti i difetti e tutte le difficoltà.

Una potente denuncia sociale da non perdere.

Note: dal 6 maggio 2021 il film è disponibile in esclusiva sulla piattaforma MioCinema.

Voto: 7 e ½

Paolo Dallimonti