Scheda film
Regia: Chris Renaud
Soggetto: dal libro del Dr. Seuss
Sceneggiatura: Ken Daurio, Cinco Paul
Montaggio: Claire Dodgson, Steven Liu, Ken Schretzmann
Scenografie: Yarrow Cheney
Musiche: John Powell
USA, 2012 – Aniamazione/Fantastico – Durata:86 ‘
Cast di voci: Danny De Vito, Zac Efron (Alessandro Ward), Taylor Swift (Rossa Caputo), Ed Helms (Marco Mengoni), Rob Riggle (Alessandro Budroni)
Uscita: 1° giugno 2012
Distribuzione: Universal Pictures
Questo è Lorax dell’amore…
Nella tranquilla cittadina di Thneedville, tutta fatta di plastica e tinta, dove non ci sono più piante se non luminose ed a batterie e dove l’aria è talmente inquinata dalle vicine fabbriche che gli abitanti devono comprarla fresca dal furbo industriale O’Hare, il piccolo Ted si domanda su che fine abbiano fatto gli alberi. La nonna gli risponde di andare fuori città a parlare col misterioso Once-ler, un tipo scorbutico che vive come un eremita e che dovrebbe saperne qualcosa. Dall’incontro con lui e dalla storia di come questi riusci a ricavare il favoloso materiale Thneed, a scapito degli arbusti di Truffula ed affogando perciò in un mare di guai, riceverà un messaggio ed un compito molto importante per l’intera Thneedville…
Al suo secondo lungometraggio (animato), Chris Renaud, qui affiancato da Kyle Balda, va sul sicuro, affidandosi al Dr.Seuss ed al suo stralunato mondo pieno di curiose invenzioni. Ma mentre Cattivissimo me funzionava per le forti dosi di cattiveria – l’eroe era un malvagio da competizione – qui paga lo scotto di un buonismo diffuso, in cui anche l’unico “malvagio”, Once-ler, lo è suo malgrado e si è da tempo pentito. Pure il messaggio ecologico è difficile da mandare giù se gli alberi della foresta sembrano di zucchero filato, tanto da far apparire più reali quelli in plastica ormai per la maggiore in città. Anche il tentativo di sostituire i Minion del film precedente – che ci rassicurano con la loro apparizione nella presentazione dei loghi in testa al film – con dei pesci rossi canterini, non si rivela una scelta efficace né felice, come pure l’impronta “musical” che si è voluta affibbiare al film, malgrado la piacevole voce di Marco Mengoni, doppiatore di Once-ler anche per i dialoghi, che ci dona uno dei migliori lavori fatti da un cantante dai tempi del Renato Zero di Nightmare before Christmas. Infine il poco simpatico Lorax, con il nome da supposta o da antidepressivo che si ritrova e con la voce un po’ cacofonica del pur bravo Danny De Vito, non si candida certo a restare scolpito nella nostra memoria.
Il risultato è comunque uno spettacolo tutto sommato gradevole, nel solito e quasi inutile 3D, che divertirà i più piccoli, ma che rischia di annoiare mortalmente gli (accompagnatori) adulti.
Il mondo acidulamente zuccheroso del creatore del Grinch e di Ortone sembra così mal sposarsi con l’iconoclastia dichiarata che Renaud aveva tirato fuori in Cattivissimo me, del quale non ci resta che attendere il seguito, annunciato per il 2013.
Voto: * * *
Paolo Dallimonti