Scheda film

Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Gianfranco Pannone
Fotografia: Tarek Ben Abdallah
Montaggio: Angelo Musciagna
Musiche: Ambrogio Sparagna
Italia, 2010 – Documentario – Durata: 78′
Cast: Roberto Citran, Roberto De Francesco, Leo Gullotta, Ugo Gregoretti
Uscita: 11 marzo 2011
Distribuzione: Cinecittà Luce

Sale: 1

 Risorta e Morta

In tempi di commemorazioni dei centocinquant’anni dell’unità d’Italia, con tanto di festa nazionale ampiamente discussa, e di retorica dilagante, c’è qualcuno che sceglie di “celebrare” astutamente la ricorrenza rispondendo con le stesse armi. E siccome retorica con retorica algebricamente si annullano, ecco che le immagini dello sterminato archivio Luce, tra cinegiornali e documentari, diventano il mezzo più anticonformista per raccontare ed omaggiare il secolo e mezzo della nostra storia.
L’artefice di tale operazione è Gianfranco Pannone, esperto documentarista che ha da sempre preferito le armi della garbata ed intelligente polemica, sia quando s’è trattato di (ri)raccontare l’epopea dello spaghetti western più deteriore (quello girato interamente a Roma) o le origini mussoliniane di Latina (ossia Littoria) o ancora di far illustrare l’esperienza del terrorismo in Italia ad esponenti di quei movimenti eversivi, come le Brigate Rosse, oggi seduti, imbolsiti ma non troppo domi, intorno ad una tavola imbandita.
Così, sulle cantate popolari ricercate e raccolte dal celebre Ambrogio Sparagna, adeguatamente sottotitolate, scorrono frammenti del nostro passato, concentrati perlopiù sul Risorgimento, ma con cortocircuiti temporali inevitabili che vanno dal Duce al dopoguerra fino a giorni più vicini ai nostri per raccontare il modo in cui, tra mille difficoltà, malgrado qualcuno ancora non voglia crederci, siamo diventati un popolo sufficientemente unito. E, tra le musiche e le immagini, le voci di Roberto Citran, Roberto De Francesco, Leo Gullotta ed Ugo Gregoretti (quattro generazioni d’attori!) leggono brani significativi di Giacomo Leopardi (“All’Italia”), Sebastiano Vassalli, Giuseppe Cesare Abba, Indro Montanelli, Mario Lodi, Vittorio Foa, Giancarlo Fusco, Cesare Zavattini, Guido Piovene, Carlo Alianello, Antonio Moresco, Roberto Rossellini, Leonardo Sciascia e Marcelle Padovani, Antonio Pascale, Norberto Bobbio, Alberto Arbasino, come anche del Re Francesco di Borbone, dei fratelli Bandiera e di Nicola Ricciotti ed infine di Erik Ibsen. Anch’essi un campionario di storia nazionale, al pari dei componimenti musicali di Verdi, Donizetti e Paisiello che si aggiungono alla colonna sonora.
E se governare il nostro paese, secondo una frase attribuita prima a Mussolini e poi a Craxi, non sia mai stato difficile, bensì inutile, gli “anticorpi” di un popolo come questo, attraversato nel tempo da eserciti di ogni tipo e luogo, sembrano risiedere per Pannone nella tradizione contadina, che affonda le sue radici non solo nella miseria e nelle ingiustizie – come quella operaia – ma pure in un ricco patrimonio di suoni e canti dal forte impatto. Ed è per questo che tale produzione musicale assume un ruolo di rilievo in questo documentario, imponendosi pure come una tra le poche forze che ci possano rendere ancora orgogliosi di essere italiani.
RARO perché… a chi può interessare un documentario del Luce sul Risorgimento?
Note: il film è uscito in sala soltanto al Nuovo CInema Aquila di Roma.

Voto: * * *

Paolo Dallimonti