Scheda film
Regia, soggetto e sceneggiatura: Bruno Dumont
Fotografia: Guillaume Deffontaines
Montaggio: Bruno Dumont e Basile Belkhiri
Scenografie: Riton Dupire-Clément
Costumi: Alexandra Charles
Suono: Emmanuel Croset e Philippe Lecoeur
Francia/Germania, 2016 – Commedia – Durata: 122’
Cast: Fabrice Luchini, Juliette Binoche, Valeria Bruni Tedeschi, Raph, Didier Desprès, Jean-Luc Vincent
Distribuzione: Movies Inspired
Uscita: 25 agosto 2016
Sale: 26
Slapstick alla Francese
Nel corso dell’estate del 1910 il maldestro ispettore Machin e il suo assistente Malfoy iniziano a indagare in merito alla sparizione di numerosi turisti dalle spiagge della baia di Slack. I due rimarranno loro malgrado invischiati nella storia d’amore fra Ma Loute, raccoglitore d’ostriche e figlio di una famiglia di pescatori del luogo, e Billie, nipote della borghese famiglia dei Van Peterhem di Lille.
La coproduzione Franco/Tedesca di Ma Loute, anche conosciuto con il titolo di Slack Bay, potrebbe riuscire a rilanciare le sorti di un regista raffinato e pieno di ottime iniziative come Bruno Dumont, reo negli ultimi anni di essersi perduto nelle proprie convinzioni d’autore ricercato e idoneo per palati finissimi e per questo già premiato al festival di Cannes sia del 1999 sia del 2006, con le sue due pellicole L’umanità e Flandres. Questa volta per il regista originario della zona di Calais a fare da grimaldello a un nuovo possibile successo, non solo di critica ma anche di pubblico, ci prova una storia, anzi una commedia in costume costruita sulla perfetta e surreale contrapposizione di classi sociali che nel corso della Belle Epoque poteva fare sorridere solo se vista e vissuta smontando le convinzioni di una stratificazione in classi quanto meno esilarante e sullo sfondo delle gesta assurde di una stranissima ‘coppia di rottura’ rappresentata dal duo di attori Desprès e Rigaux, novelli Stanllio e Ollio al servizio dello slapstick puro e semplice e rispettivamente nei ruoli dell’ispettore Machin e del suo aiutante Malfoy.
La ricostruzione certosina di costumi e della costa francese dei primi anni del secolo e un cast splendidamente assortito, dove ad attori di chiara fama come Juliette Binoche e Fabrice Luchini s’alternano emeriti sconosciuti, crediamo possa essere quel mix capace di catturare anche spettatori maggiormente legati al Dumont prima maniera ovvero quello che sapeva far ridere di meno e meno sguaiatamente, ma che con pochi accorgimenti sapeva fare centro nell’anima degli spettatori.
RARO perché… è un film molto originale.
Voto: 6 e ½
Ciro Andreotti