Scheda film
Regia: Carlo Vanzina
Soggetto: Enrico Vanzina, Carlo Vanzina
Sceneggiatura: Enrico Vanzina, Carlo Vanzina, Edoardo Falcone
Fotografia: Enrico Lucidi
Montaggio: Luca Montanari
Scenografie: Gaia Zambelli
Costumi: Grazia Materia
Musiche: Giuliano Taviani, Carmelo Travia
Suono: Marco Grillo
Italia, 2012 – Commedia – Durata: 90′
Cast: Vincenzo Salemme, Ambra Angiolini, Ricky Memphis, Anna Foglietta, Giovanni Vernia, Maurizio Mattioli, Andrea Pittorino
Uscita: 3 gennaio 2013
Distribuzione: 01 Distribution
Vaganti in America
Ai giorni nostri: Antonio (Vincenzo Salemme) è un cameriere inguaiato dalla sua passione per il gioco d’azzardo; Angela (Ambra Angiolini) è una segretaria piena di nevrosi ed in cerca da tempo dell’anima gemella; Nino (Ricky Memphis) è un ex-meccanico che la crisi ha messo in ginocchio, ridotto a mantenersi facendo il clown alle feste di compleanno per bambini, senza peraltro riscuotere molto successo; Carmen (Anna Foglietta) è una precaria, anima pura e semplice, che bada più alla forma ed all’apparenza che alla sostanza; Michele (Giovanni Vernia) è un giovane senz’arte né parte e soprattutto senza famiglia cresciuto da sempre dentro allo zoo in cui lavora come guardiano. Quando vengono convocati dallo stesso notaio, scopriranno di essere tutti fratelli, figli dello stesso insospettabile padre che, appena deceduto, ha loro lasciato in eredità un ingente patrimonio. Unica clausola per riscuoterlo è recarsi negli Stati Uniti a disperdere in un lago dell’Arizona le ceneri del genitore. La famiglia, fin lì ignorata dai suoi stessi componenti, si unirà in un viaggio oltreoceano pieno di sorprese…
A trent’anni esatti dall’ormai proverbiale Vacanze in America (che alcune scene riecheggiano palesemente, come quella con le escort e quella che vede Giovanni Vernia nudo in fuga) ed a venti da Sognando la California, gli infaticabili Vanzina bros. ritornano negli USA. C’è da dire che, a partire dal titolo azzeccatissimo, la spedizione è stata alquanto fruttuosa, avendo prodotto uno dei migliori tra i loro ultimi lavori. Il merito è anche e soprattutto del provvidenziale co-sceneggiatore Edoardo Falcone, collaboratore di Massimiliano Bruno, che molto ha aiutato gli stacanovisti fratelloni nella scrittura di un copione senza troppe sbavature, che riesce a dispensare risate, reggendo fino alla fine. Certo, potendo vantare a testa alta di essere tra gli ultimi alfieri della commedia all’italiana inventata anche da loro padre Steno, continuano a clonare situazioni da quel cinema che tanto lustro diede al nostro paese. Così il personaggio interpretato da Ricky Memphis molto deve al Walter Chiari de Il giovedì; l’Antonio di Salemme è figlio di uno a caso tra I soliti ignoti; mentre il notaio che non si rivelerà esattamente uno stinco di santo è addirittura un’autocitazione da In questo mondo di ladri.
A metà quindi tra pellicole statunitensi come Una notte da leoni e Parto col folle e la nostra gloriosa commedia, Mai stati uniti, forte del suo cast molto affiatato e della sua cinefilia non sempre di prima mano, ha una sola nota dissonante: Michele, interpretato da Giovanni Vernia, che con i suoi infinitamente ripetuti “Hai detto a me?!” cerca di scimmiottare De Niro, finendo solo con l’infastidire lo spettatore, benché venga ad un certo punto zittito dai suoi stessi fratelli.
Pur non eccelso, ma godibile, l’ultimo film dei fratelli Vanzina, in mezzo all’uscita in sala di film volgari e di altri che rinnegano reiterate esperienze precedenti, si propone come l’anti-cinepanettone, rischiando anche di riservare qualche sorpresa al box-office.
Voto: * * *
Paolo Dallimonti
Alcuni materiali del film: