Per noi il film migliore della Mostra del cinema di Venezia 2024!

“Maldoror,” diretto da Fabrice Du Welz, è un thriller poliziesco ispirato a un caso di cronaca nera belga degli anni ’90, noto per la sua intensità e complessità. Il film segue Paul Chartier, una giovane recluta della polizia, che si trova coinvolto in un’indagine su un serial killer. La trama esplora temi di ossessione, fallibilità umana e disfunzioni del sistema giudiziario, offrendo una narrazione che mescola cronaca e finzione

Fabrice Du Welz ha iniziato il secolo come maestro del gotico belga, cavalcando l’onda del cinema estremo europeo con film come Calvaire . Da allora, ha mantenuto più o meno il suo passo, e ora arriva a Venezia come regista e co-sceneggiatore di un thriller horror ispirato a eventi realmente accaduti sugli efferati casi criminali avvenuti in belgio. Il film è liberamente ispirato al caso di Marc Dutroux, serial killer e stupratore di minori, il cui caso ha indignato il pubblico belga quando è diventato chiaro che le varie autorità di polizia del paese,, avevano di fatto permesso a Dutroux di restare libero per anni.

È una premessa interessante e questo film, ampio e dalle molteplici direzioni, presenta una gamma tonale che spazia dall’amarezza e dall’ansia a occasionali accenni di comedy.

Du Welz immagina un giovane poliziotto irascibile della gendarmeria, Paul, interpretato dall’attore francese Anthony Bajon. Lui, come il resto della nazione, è sconvolto dal rapimento di due giovani ragazze e si getta nel lavoro investigativo. Il suo comandante ha una maschera strana. Paul viene assegnato a un’operazione di sorveglianza chiamata Maldoror, il cui scopo è tenere d’occhio il principale sospetto: un pedofilo e abusatore condannato, ben noto alla polizia Sergi López.

Eppure Paul è perplesso e infuriato da quanto i suoi superiori sembrino tentennare e mostrare troppa indulgenza. Ci sono vari riferimenti rumorosi ad altri standard dell’horror, come Il silenzio degli innocenti e Nosferatu.

In un crescendo di tensione ed emozioni, il film investigativo arriva al suo potente epilogo in modo catartico come se stessimo assistendo a una sorta di re interpretazione della storia alla Tarantino con un impatto emotivo e visivo di altissimo livello autoriale.

Voto 8

Vito Casale